Monti Invisibili

Sentiero del Centenario 
Quota 2.564 m
Data 1° luglio 1993, 16 giugno 2001,
15 giugno 2002
Sentiero segnato
Dislivello in salita 1.467 m
Dislivello in discesa 1.645 m
Distanza 17,63 km
Tempo totale 11:30 h
Cartografia Il Lupo Gran Sasso d’Italia
Descrizione Da vado di Corno (ore 7,25) a fonte Vetica (ore 18,55) per monte Brancastello (2.385 m, +2,05 h), monte Infornace (2.462 m, +4,20 h), monte Prena (2.561 m, +0,50 h) e monte Camicia (2.564 m, + 2,25 h). Discesa per il vallone di Vradda (+1,25 h). Ritorno a vado di Corno a piedi e in autostop. Tratti ferrati (all’anno 2002) ancora in discrete condizioni, con alcuni chiodi staccati e una corda usurata nella discesa dalle torri di Casanova.
 
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Traccia GPS

07 sentiero del centenario dislivello
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137 034 Sentiero del Centenario

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137 013 Sentiero del Centenario Vado Pioverano

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Nel sole di mezzogiorno le piante, i fiori, i muschi, le stesse pietre emanano gli odori più incredibili e penetranti: sembra di poter percepire il mondo con il naso, distinguendone i più minuti particolari. E l'odore del sudore e della pelle cotta dal sole, lungi dall'infastidire, creano un sottofondo sopra il quale gli altri aromi si stagliano netti.

Intanto procediamo lungo la formidabile cresta ferrata del sentiero del Centenario, dedicato ai cento anni del CAI de L'Aquila. E' uno spartiacque in bilico fra Campo Imperatore e le lontane pianure teramane, che succhia sino all'ultima stilla di energia, dando in cambio emozioni profonde. L'ambiente è grandioso e solitario: arrampicata e cammino; sole, vento e panorami mozzafiato; e la piccola stella alpina appenninica, vero relitto dei tempi della glaciazione.

Una, due, tre, quattro vette una dopo l'altra; ci si attanaglia alla roccia, ci si assicura alle funi con il piacevole e continuo schiocco dei moschettoni e lo stridore del metallo contro metallo. Dodici ore per arrivare dall'altra parte con la fonte di Vetica che regala un vero e proprio tuffo ristoratore.