Monti Invisibili

Monte Velino

Quota 2.486 m
Data 2 novembre 2017
Sentiero segnato
Dislivello 1.637 m
Distanza 16,42 km
Tempo totale 10 h
Tempo di marcia 8:27 h
Cartografia Il Lupo Velino-Sirente
Descrizione Da Massa d’Albe (907 m) per il Colle Pelato (1.359 m, +1,17 h) e la normale da sud (sentiero 5, +3,40 h). Ritorno per la sella sotto Monte Cafornia (2.405 m, +45 min.), la Cimata Fossa dei Cavalli (2.301 m), i Prati del Cafornia, la Grotta dei Pastori (1.740 m, +1,18 h), Fonte Canale (1.202 m, +57 min.) e la macchina (+30 min.). Avvistati numerosi grifoni.
06velinolog

Traccia GPS

07velinodislivello
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040 Piana del Fucino

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039 Fonte Canale

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038 Grotta dei Pastori

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037 Prati del Cafornia

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036 Alta Val di Teve

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035 Prati del Cafornia

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034 Sella del Cafornia

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032 Verso Monte Cafornia

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031 Verso Monte Cafornia

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030 Sevice e Costognillo

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029 Corvo Intermesoli Corno Grande

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028 Monte Velino bici

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027 Leo Francesco Marco

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026 Monte Velino

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025 Monte Velino

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024 Grifoni

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023 Grifoni

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021 Verso Monte Velino

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020 Verso Monte Velino

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019 Verso Monte Velino

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016 Verso Monte Velino

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014 Verso Monte Velino

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013 Verso Monte Velino

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011 Verso Monte Velino

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010 Verso Monte Velino

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007 Zoe

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005 Colle Pelato

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004 Monte Cafornia

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003 Piana del Fucino

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002 Velino e Cafornia

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001 Velino e Cafornia

Monte Velino, 2 novembre 2017. La nostra amicizia virtuale su Avventurosamente aveva preso forma a maggio con l’agognata scarpinata sul lontano massiccio della Montagna dei Fiori: le intense fioriture, le ultime chiazze di neve e anche la conoscenza con le due vivaci facce pelose Linda e Zoe.

E sono le ultime fioriture e le prime cime imbiancate a salutare il nuovo incontro del Club Cialtroni della Montagna, sui sentieri di una vetta che amo: quel Monte Velino, re della Marsica, capace di farmi sentire a casa ogni volta che m’immergo nelle sue pieghe.

Un rilievo piramidale che, insieme ai gemelli Sevice e Cafornia, erge sul Fucino una muraglia all’apparenza inaccessibile, che non lascia neanche immaginare l’articolato sistema di vette e di valli nascosto alle sue spalle. Sì, perché il Velino è una montagna non difficile ma sempre faticosa da raggiungere nel suo dislivello e che, soprattutto dal versante meridionale, sale dritta alla meta, senza indugiare in lunghi avvicinamenti o con sentieri che cambiano più volte direzione.

La romanzesca Fontamara (perché a mio parere è proprio Massa d’Albe l’immaginario borgo dei “cafoni” di Ignazio Silone) snocciola i primi passi del ritrovato gruppo di amici, mentre Linda e Zoe saggiano gioiose le nuove pietre sotto i polpastrelli.

Recuperando nel cammino alcuni mesi di racconti, con Francesco e Leonardo raggiungiamo il primo gradino roccioso di questa normale da sud, che impegna non poco le zampe delle nostre puzzole.

Il sentiero procede ripido e inesorabile, fra verticali castelli di massi e affastellamenti rocciosi nei quali c’insinuiamo curiosi. E mentre saliamo altre vette si creano all’orizzonte e alle nostre spalle la Piana del Fucino si allarga nelle brume.

È con un senso di vertigine che seguiamo con lo sguardo nel blu del cielo uno stormo di grifoni che, attirato dalla piccola Zoe, si avvicina più del dovuto.

La grande croce saluta il nostro arrivo nei vasti panorami di un selvaggio ambiente di alta montagna e tutta la complessità di valli e di vette del Velino si dispiega ai nostri occhi, insieme a un mondo che dal Vettore, arriva alla Majella passando per il Gran Sasso.

Nei toni caldi di un sole obliquo inizia la nostra discesa sul crinale che avvolge l’ampio circo glaciale verso il Cafornia, lambendo il Vallone dei Briganti nell’alta Val di Teve. Lungo la Cimata Fossa dei Cavalli caliamo nei campi dorati dei Prati del Cafornia, fino all’ombrosa Grotta dei Pastori che ci accoglie per un tè caldo con salvia e timo, sapientemente preparato da Leo.

L’ultimo sole ci accompagna sulle svolte del sentiero verso Fonte Canale. Con le luci del Fucino che brillano nell’oscurità, una pallida luna si affaccia dalle creste ed è ormai notte fonda quando raggiungiamo di nuovo Fontamara.