Monti Invisibili

Monte Marsicano

Quota 2.253 m

Data 20 giugno 2020

Sentiero parzialmente segnato

Dislivello 1.324 m

Distanza 19,63 km

Tempo totale 10:12 h

Tempo di marcia 7:39 h

Cartografia Il Lupo Monti Marsicani

Descrizione Da Ponte Forcone (1.069 m) per lo Stazzo di Monte Forcone (1.595 m, +1,17 h), Monte Calanga (2.168 m, +1,50 h), Monte Marsicano occidentale (2.243 m, +12 min.), Monte Marsicano orientale (2.253 m, +19 min.), Monte Forcone (2.228 m, +12 min.), lo Stazzo del Marsicano (1.604 m, +1,49 h), la Sorgente Ciarlante (1.270 m, +40 min.), il campeggio Le Foci di Opi (1.100 m, +35 min.) e Ponte Forcone per la S.S. 83 (+45 min.). Avvistati due camosci e una volpe.

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Traccia GPS

07marscicanodislivello
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033 Opi

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032 Verso Opi

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031 Stazzo del Marsicano

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030 Verso Opi

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029 Nuvole

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028 Me

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027 Monte Forcone

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026 Lago di Barrea

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025 Verso Monte Forcone

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024 Valle Orsara

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023 Monte Marsicano

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021 Opi

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020 Lago di Barrea

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019 Valle Fondillo

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018 Monte Calanga

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016 Verso Monte Calanga

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015 Geranio silvano

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014 Camosci

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013 Valle del Sangro

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012 Dallo Stazzo di Monte Forcone

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011 Stazzo di Monte Forcone

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010 Stazzo di Monte Forcone

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009 Stazzo di Monte Forcone

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006 Verso Stazzo di Monte Forcone

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005 Verso Stazzo di Monte Forcone

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004 Verso Stazzo di Monte Forcone

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001 Monte Amaro di Opi

Monte Marsicano, 20 giugno 2020. Ricordo un tremendo proverbio austriaco, citato anche da Konrad Lorenz: “Vuoi dare un grande piacere al tuo cane? Bastonalo forte e poi smetti”. Questo per dire che talvolta l’interruzione di un dolore, di un fastidio è di per se già un piacere. Chi non l’ha provato col mal di denti o semplicemente estraendo una spina da un piede?

E oggi, in effetti, non ho voglia di andare in montagna: ho solo voglia di raccogliere gli orapi, di fumare la pipa, di chiacchierare in vetta con degli sconosciuti, di levarmi gli scarponi, di dissetarmi con un imperlato boccale di bionda accompagnato dal sale delle patatine; e infine di farmi la doccia, prima di tirare fuori un'altra birra dal frigo. Tutte cose normali, direte voi: eppure piccole cose che proprio nella fatica della montagna, della salita, del sentiero, acquistano il sapore particolare delle conquiste, delle cose anelate, del dolore che termina (questo nel caso degli scarponi).

E così, era da tempo che avevo in mente di tornare nell’armonia del Parco Nazionale d’Abruzzo: un territorio capace di ispirarmi serenità già appena ne varco i boscosi confini.

Da Ponte Forcone ci dirigiamo con salita continua in una rada faggeta che presto si trasforma in un versante brullo e assolato, proprio sotto le incombenti prode del dirimpetto Monte Amaro di Opi. Ai 1.595 metri del Rifugio di Monte Forcone il piacere degli orapi ci viene negato: pare che per ragioni climatiche sia così un po’ ovunque quest’anno.

Continuiamo la salita fino ai 2.168 metri del Monte Calanga, panoramica propaggine sulla Val Fondillo e sulla Valle del Sangro, e in breve siamo immersi in chiacchiere con un signore di ottantadue anni di Frosinone, ai 2.243 metri del Monte Marsicano.

Raggiungiamo il Monte Forcone e ci adagiamo nell’erba a fumare la pipa, immersi nel blu di nubi fioccose, mentre giungono altri avventurieri, sicuramente esagitati del Club 2000 m: chi altro se ne verrebbe su questo anonimo cocuzzolo!?

Di passaggio nuovamente sul Marsicano, Enrico trova il tempo di concionare le folle sulle circostanze del rapimento Moro; poi scendiamo ripidi verso Opi con i piedi dolenti. Dall’amico Vincenzo del Campeggio Le Foci di Opi è il momento per altre due ciarle e una birra.

Ci tocca ora a passo lesto l’asfalto – non prima di aver chiacchierato a un crocicchio con un interessante signore di Roma – e finalmente giunge l’agognato momento di liberare i piedi dagli scarponi: a volte mi viene da pensare che vado in montagna solo per questo.

Che dire? Oggi su dieci ora di cammino, siamo riusciti a starcene in panciolle per ben due ore e mezzo. Ma ora, via verso la doccia e un'altra birra.