Monti Invisibili

Monte Argatone

Quota 2.149 m

Data 18 marzo 2023

Sentiero parzialmente segnato

Dislivello 945 m

Distanza 18,60 km

Tempototale 7:17 h

Tempo di marcia 5:58 h

Cartografia Il Lupo Genzana - Rotella

Descrizione Da Spina Cerreto sopra Bisegna (1.327 m) per Fonte Appia (1.361 m, +26 min.), la Valle di Fonte Appia, la Valle della Fossa, la Peltrara, Monte Argatone (2.149 m, +2,52 h), la Rosa Pinnola (1.809 m, +54 min.), i Prati del Lupo e la macchina (+1,46 h). Escursione molto solitaria in giornata calda, con neve dura e portante da quota 1.500 e necessità di ramponi da quota 1.940. Cresta quasi interamente scoperta. Numerose fatte di lupo.

monte argatone mappa

Traccia GPS

parco nazionale d'abruzzo

030 Prati del Lupo

croco

029 Prati del Lupo croco

rosa pinnola

028 Rosa Pinnola

rosa pinnola

026 Montagna Grande

rosa pinnola

025 Montagna Grande

montagna grande

024 Dalla Montagna Grande

montagna grande

023 Montagna Grande e Fucino

montagna grande

022 Montagna Grande e Fucino

montagna grande

021 Gran Sasso

monte argatone

020 Monte Argatone

monte argatone

019 Monte Argatone

monte argatone

018 Monte Argatone

monte argatone

017 Monte Argatone

monte argatone

016 La Peltrara

monte argatone

015 La Peltrara

monte argatone

014 La Peltrara

monte argatone

013 La Peltrara

monte argatone

012 La Peltrara

parco nazionale d'abruzzo

011 Valle della Fossa

parco nazionale d'abruzzo

010 Valle della Fossa

parco nazionale d'abruzzo

009 Valle della Fossa

parco nazionale d'abruzzo

008 Valle di Fonte Appia

parco nazionale d'abruzzo

007 Valle di Fonte Appia

fonte appia

006 Fonte Appia

parco nazionale d'abruzzo

005 Vicenna Grande

parco nazionale d'abruzzo

003 Verso Fonte Appia

cacca di lupo

002 Fatta di lupo

parco nazionale d'abruzzo

001 Spina Cerreto

monte argatone dislivello

000 Argatone dislivello

Monte Argatone, 18 marzo 2023. Tityre, tu patulae recubans sub tegmine fagi… La Prima bucolica virgiliana mi risuona nella mente, mentre sbuffo la mia pipa proprio sotto i protettivi rami di un grande faggio. Il sole del pomeriggio indora un caldo tappeto di foglie, assediato dalle solitarie nevi del Prato del Lupo.
Tutto è ancora inverno, ma un inverno non più fermo: una stagione che con il purtroppo ormai consueto anticipo sfuma già i suoi caratteri in quelli della primavera.
Sotto un sole ancora radente sono partito questa mattina da oltre 1.300 metri di quota già in camicia, che presto diviene però maglietta. La carrareccia procede sonnacchiosa, fra prati olivastri tempestati da numerose fatte di lupo. Timide primule fanno valere l’avvicinarsi della prossima stagione e poi la Fonte Appia regala un freddo sorso di montagna.
Finalmente, poco oltre i 1.400 metri, appare la prima neve: dura, croccante, che agevola e non rallenta il passo. Nella Valle della Fossa il bosco si allarga in assolate radure, con il fianco esposto a oriente sgombro di neve e dai sentori di primavera nelle gemme già gonfie sui rami. Lo scarpone non sprofonda mai più di un paio di centimetri e anzi il lungo scivolo della Peltrara obbliga infine a calzare i ramponi.
Un lungo traverso con le caviglie che maledicono e finalmente approdo in cresta alla Montagna Grande: solo rocce e sassi, e i ramponi vanno via.
I 2.149 metri del Monte Argatone sono sgombri di neve; poveri appaiono anche in lontananza il Gran Sasso e il Velino, profondamente candida invece la Majella.
Un boccone e a volo d’uccello sul vicino Fucino mi avvio sulla lunga dorsale, a caccia di lingue innevate che agevolino l’andatura.
Dopo i 1.809 metri della Rosa Pinnola m’immergo sulle vecchie tracce di un bosco solitario. Intercetto un abbandonato tratturo e approdo infine qui, ai Prati del Lupo.
E come il pastore Tityro siedo all’ombra di un frondoso faggio … silvestrem tenui Musam meditaris avena … componendo un canto silvestre sull'esile fumoso flauto, fra crochi e violette già pronti a sbarazzarsi delle nevi.