Monti Invisibili
Monte Cornacchia
Quota 2.003 m
Data 9 giugno 2024
Sentiero parzialmente segnato
Dislivello 1.403 m
Distanza 18,85 km
Tempo totale 7:33 h
Tempo di marcia 6:49 h
Cartografia Coppo dell'Orso
Descrizione Da Ridotti (600 m) per Bocca di Lepre (729 m), il Pratillo e Monte Cornacchia (+3,42 h). Ritorno per la stessa via (+3,07 h). Percorso lungo e faticoso in giornata calda e velata. Avvistata una vipera. 9° Raduno del Club 2000m.
016 Ridotti
015 Con Francesco Mancini
014 Con Monica Marzola
013 Club 2000m
012 Giorgio e Marco
011 Monte Cornacchia
010 Verso Monte Cornacchia
009 Campo di Grano
008 Verso Monte Cornacchia
007 Verso Monte Cornacchia
006 Il Pratillo.
005 Il Pratillo
004 Bocca di Lepre
003 Verso Bocca di Lepre
002 Verso Bocca di Lepre
001 Ridotti
Monte Cornacchia, 9 giugno 2024. La montagna è fatta più di persone che di rocce. Sono venuto maturando questa convinzione in lunghi decenni di cammino.
Passi che hanno conosciuto lo stupore all’aprirsi di paesaggi incontaminati, ma che hanno gioìto ancor di più nello scoprire flebili tracce di presenza umana. Contadini, pastori, soldati e viandanti che con la loro vita hanno reso viva la montagna.
Gli ingenui graffiti pastorali alle remote Tre Grotte sulla Majella. L’abbarbicato Stazzo dell’Asino sulla Laga. Le tragiche trincee alpine di Costabella. Ma anche eremi, tombe e vie cave nelle terre basse e medie.
E per me nel tempo la montagna è divenuta solo una delle manifestazioni della natura che amo. La più possente, insieme al mare, ma non la più esclusiva.
Dopo tanti anni decido allora di non mancare all’annuale raduno di quel Club 2000m cui tanto devo della mia formazione montanara. Mi accompagno con un’altra grande anima dell’Appennino, Giorgio Giua, e con dispiacere rispettivi impegni serali c’impediscono di condividere col gruppo tutto il cammino.
Ma gli incontri e l’affetto che riceviamo confermano che la montagna del Club 2000m unisce e non divide. Monica (che mi viene incontro con tanto di cartello per portarmi i saluti di un amico comune), Vincenzo, Andrea, Marco e l’affascinante consorte Alba. E ancora Augusto e Giuseppe, in un desiderio di condivisione che è parte del cammino.
E poi Francesco, sicuramente entusiasta e a volte un po’ esagitato, ma senza la cui energia non so dove sarebbe il Club adesso.