Monti Invisibili

Alpe Adria Trail - Tappa T28

Tribil di sopra - Cividale del Friuli

Quota 705 m

Data 15 giugno 2018

Sentiero segnato

Dislivello in salita 487 m

Dislivello in discesa 993 m

Distanza 25,60 km

Tempo totale 8:06 h

Tempo di marcia 6:33 h

Descrizione Da Tribil di sopra (642 m) per Monte San Giovanni (702 m, +1,43 h), San Nicolò (670 m, +1 h), il Santuario Mariano di Castelmonte (618 m, +1,23 h), il corso del Fiume Natisone e Cividale del Friuli (130 m, +2,27 h).

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Traccia GPS

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097 Cividale del Friuli Ponte del Diavolo

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096 Cividale del Friuli Fiume Natisone

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095 Cividale del Friuli Chiesa dei Santi Pietro e Biagio

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094 Cividale del Friuli Piazza Paolo Diacono

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093 Cividale del Friuli Giulio Cesare

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092 Cividale del Friuli duomo

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091 Cividale del Friul iPonte del Diavolo

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089 Purgessimo

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088 Castelmonte

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087 Castelmonte

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086 Castelmonte

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085 Castelmonte

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084 Chiesetta di San Nicolo

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083 Verso Castelmonte

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082 Da Monte San Giovanni

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080 Da Monte San Giovanni

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Cividale del Friuli, 15 giugno 2018. Eccomi nella calda Valle del Natisone, dove il mio breve cammino in questa splendida e multiforme terra è dunque concluso.

Silenziosa notte di sonno nell’isolato borgo e alle sette sono in cammino, su e giù per i colli boscosi che caratterizzano questa tappa.

Ampie radure fiorite si alternano a fitte foreste, la luce all’oscurità, seguendo un’ideale linea di cresta parallela al vicino confine sloveno.

I 702 metri del Monte San Giovanni mi regalano l’ultima visione delle Alpi Giulie e poi continuo a inanellare saliscendi per vecchi pascoli e boschi di castagni.

Oltre alle succose fragoline, oggi al mio sostentamento provvedono anche lamponi e gelsi, bianchi e neri.

Man mano che scendo l’ambiente mi ricorda sempre più l’Appennino, con una drammatica assenza, però, di fontanili: e quei pochi presenti non sono potabili.

L’isolata chiesetta di San Nicolò, uno sconnesso sentiero torrentizio e sono al borgo fortificato del santuario mariano di Castelmonte, dagli ombrosi vicoli alti sulla pianura, luogo ideale per una preghiera e una birra.

Da qui ormai è tutta discesa; fra biondi campi di grano e gialli girasoli, costeggio a lungo il Fiume Natisone e faccio finalmente ingresso alla città che da il nome alla regione. Fondata da Giulio Cesare si chiamava infatti Forum Julii, da cui Friuli.

Pochi passi ancora e ha termine questo mio cammino, attraverso una piccola porzione di una terra varia e bella, cui si attaglia perfettamente la descrizione di Guido Piovene: “È fantasia dei friulani che la loro terra, con le montagne della Carnia, le colline dell'Udinese, la pianura, i paesaggi lagunari lungo la costa, le diverse razze e i colori vivaci di un tempo più antico del nostro, sia per se stessa un universo nella sua varietà”.