
37 017 Juenau Perseverance Trail

36 027 Juenau cena

36 026 Mendenhall glacier Nugget Creek trail

36 020 Mendenhall campground

36 008 Sitka Indian River Trail

36 002 Sitka ostello

35 020 Mendenhall glacier West trail

35 006 Skagway

34 012 Alcan Highway

34 010 Dalton Highway

34 005 Yukon river cercatori d'oro

34 003 Dalton Highway Gates of the Artic National Park Mount Horace

33 035 Dalton Highway Circolo Polare Artico

33 033 Yukon river

33 032 Yukon river

33 024 Dalton Highway

33 019 Alaska Railroad verso Fairbanks

33 011 Denali National Park Mount McKinley

33 010 Denali National Park Mount McKinley 45 km

32 042 Denali Highway

32 023 Anchorage Elmendorf Air Force Base

32 018 Eklutna

30 040 Mount Marathon

30 024 Seward treno

30 007 Anchorage Lake Hood

30 001 Targa automobilistica Alaska
Alaska, 29 luglio - 28 agosto 1994
Dal diario di viaggio
Yukon River, 10 agosto 1994. Sembra impossibile: siamo accampati sulle rive dello Yukon, il fiume della corsa all’oro e di zio Paperone. Sto fumando un ottimo antico toscano seduto in un macchinone americano e il fiume scorre lentamente, senza rumore, sotto una pioggia lieve. Abbiamo appena mangiato salsicciotti alla brace come i barboni, poi abbiamo fraternizzato con una famiglia del Minnesota che campeggia vicino a noi. Il posto è pieno di zanzare e di ogni altra sorta di insetti volanti e nei dintorni è pieno di impronte di animali, caribù e probabilmente procioni. Speriamo che gli orsi non siano troppo vicini.
Ieri sera siamo arrivati a Fairbanks con il sole splendente. Qui al nord le giornate durano ancora di più. La cittadina è piccola e carina, adagiata sonnolenta su un’ansa del Chena river, con case basse e la tipica atmosfera dell’avamposto di frontiera.
Prima di recarci all’ostello ci siamo fermati, affamati come vongole, nel primo fast food aperto, Kentuky Fried Chicken, dove ci siamo sfondati per soli 6 dollari a testa. L’ostello, gestito da un’indiana, è una simpatica costruzione in legno estremamente pulita e accogliente.
Questa mattina di buona lena ci siamo messi in cerca di un veicolo per affrontare il Grande Nord. Per questa destinazione non forniscono altro che macchine 4x4 e così eccoci a bordo di uno smodato ed enorme gippone americano. Quattro ruote motrici, ridotte, servofreno, servosterzo, cambio automatico, 8 posti, 8 cilindri, 7.400 cc di cilindrata e chi più ne ha più ne metta. Il prezzo è un bel po’ superiore a quanto speravamo: 55 dollari al giorno, 55 centesimi al miglio, più la benzina. Quindi con una buona scorta di vettovaglie e con un tempo magnifico siamo partiti alla volta del Grande Nord, verso la Dalton Highway to Prudhoe Bay. Che paesaggi magnifici di foreste, laghi e fiumi, con orizzonti a perdita d’occhio e il cielo del nord solcato da bellissime nuvole.
Oggi, con una lunga tirata, contavamo di arrivare oltre il Circolo Polare Artico. Purtroppo l’imprevisto si è materializzato 30 miglia a nord dello Yukon nella persona di un idiota di eschimese che alle 17,30 ha chiuso la strada per lavori, come da regolamento. Noi siamo arrivati lì alle 17,32: ma non c’è stato niente da fare, non ha voluto sentire ragioni. Siamo dovuti tornare indietro allo Yukon e così questo scherzetto ci costerà, fra miglia e benzina, una quarantina di dollari; per non parlare del tempo perduto. Comunque chi avrebbe mai pensato che un giorno mi sarei accampato sulle rive del mitico Yukon.