Monti Invisibili

Monte Girella e Gole del Salinello

Quota 1.814 m

Data 31 maggio 2022

Sentiero parzialmente segnato

Dislivello in salita 705 m

Dislivello in discesa 1.517 m

Distanza 19,63 km

Tempo totale 8:11 h

Tempo di marcia 6:42 h

Cartografia Monti Gemelli

Descrizione Dalle Tre Caciare (1.438 m) per Monte Piselli (1.676 m, +37 min.), Monte Girella (1.814 m, +55 min.), Sorgente Girella (1.510 m, +50 min.), Il Lago (1.620 m, +28 min.), il Valico delle Porchie (1.569 m, +15 min.), Fonte Cannavine (992 m, +1,12 h), Castel Manfrino (940 m, +35 min.), le Gole del Salinello (605 m, +1 h), la Grotta di Sant’Angelo (578 m, +40 min.) e il parcheggio delle Ripe (590 m, +10 min.). Splendida escursione in ambiente estremamente vario e a tratti impervio.

mappa montagna dei fiori

Traccia GPS

rocche

048 Rocche

grotta sant'angelo

047 Grotta di Sant'Angelo

grotta sant'angelo

046 Grotta di Sant'Angelo

gole del salinello

045 Gole del Salinello

gole del salinello

044 Gole del Salinello

gole del salinello

041 Gole del Salinello

gole del salinello

040 Gole del Salinello

gole del salinello

039 Gole del Salinello

castel manfrino

038 Castel Manfrino

castel manfrino

037 Sella di Castel Manfrino

verso castel manfrino

036 Verso Fonte Cannavine

le porchie

035 Le Porchie

le porchie

034 Verso Fonte Cannavine maggiociondolo

le porchie

031 Verso Fonte Cannavine

caciara

030 Caciara di quota 1591

caciara

028 Caciara del Lago

caciara

027 Caciara del Lago

il lago

026 Leonardo Alessandro Zoe Francesco

le porchie

025 Le Porchie

le porchie

024 Il Lago pranzo

il lago

023 Il Lago pranzo

il lago

021 Il Lago

fonte girella

020 Verso Fonte Girella

verso fonte girella

018 Verso Fonte Girella

monte girella

017 Cresta est del Girella

monte girella

016 Cresta est del Girella

monte girella

015 Monte Girella

monte foltrone

014 Monte Foltrone da Monte Girella

monte foltrone

013 Monte Foltrone da Monte Girella

monte girella

012 Da Monte Girella

monte girella

011 Monte Girella

ascoli piceno

009 Piana ascolana

monte pisello

008 Verso Monte Girella

gran sasso

006 Da Monte Piselli

monte piselli

005 Monte Piselli

monte piselli

004 Peonia officinalis e asfodelo

monte piselli

003 Verso Monte Piselli

ciciara

002 Tre caciare

monte piselli

001 Tre caciare

altimetria montagna dei fiori

00 Girella Salinello dislivello

Montagna dei Fiori, 31 maggio 2022. Ogni montagna è un mondo, una totalità unita e distinta, con le proprie peculiarità e le proprie caratteristiche. E anche il tempo in questi spazi dimensionali scorre secondo schemi propri, quasi che la mole dei loro punti di forza riesca a distorcerne il regolare andamento, sempre in senso però di allungarne la percezione.

Se il giogo delle quotidiane otto ore di lavoro – alle quali ci leghiamo per barattare la nostra felicità con un po’ di sicurezza – ci appare interminabile a passare, le pur impegnative ore di cammino – sovente ben più di otto – sembrano scorrere in un attimo. Anche se poi, quando nel respiro fresco della sera volgiamo il pensiero ai primi passi, ci sembrano lontane e remote nel tempo.

Merito del cammino, con il movimento cadenzato del passo capace di esercitare un effetto regolatore sullo scorrere del tempo, ristabilendo la predominanza dell’uomo sul suo incedere. Ma anche, appunto, dell’attrazione praticata dai punti d’interesse: più un territorio ne è ricco, più il tempo – o meglio, la sua percezione – rallenta.

Ecco allora che in un mondo sfaccettato e multiforme ancorché compatto come quello della Montagna dei Fiori, arrivi a sera che hai valicato così tante percezioni e prospettive, che ti sembrano esperienza di giorni: e invece ne è trascorso solo mezzo.

L’occasione per questo viaggio nel tempo è stato l’annuale incontro del Club Cialtroni della Montagna, l’ufficioso sodalizio che molto bada alla sostanza e poco alla forma.

Veramente lunghe ore di guida con Alessandro e finalmente alle otto siamo con Francesco, Leonardo e la pelosa Zoe in cammino dalle Tre Caciare, in una giornata che si preannuncia calda e lattiginosa.

Sotto le prime bordate di facezie saliamo rapidamente fra ancora freschi faggi ai 1.676 metri del Monte Piselli, in quell’altopiano di quota che è il primo dei peculiari ambienti di questo territorio. Il Gran Sasso traspare possente fra le brume, mentre dal lato opposto l’Adriatico e solo un’opalina muraglia.

Procediamo regolari fra caciare e affioramenti litici per approdare ai 1.814 metri del Monte Girella, la vetta più elevata del massiccio. Sotto di noi sprofonda la cesura del Salinello che s’inerpica al di là nelle tormentate forme del gemello Foltrone.

Dalle aeree visioni della cima caliamo su una ripida dorsale nebbiosa che tutto chiude allo sguardo. Il tempo sembra fermarsi mentre scorgiamo solo dove poggiare il passo. Traversiamo per sfasciumi fra alterne visioni di mondi lontani e siamo alle stillanti acque della Fonte Girella che c’invitano presto a quelle piatte del Lago. Di nuovo immersi in umidi nembi ci assidiamo per il pasto, che Francesco e Leonardo infarciscono con una gustosa salsiccia teramana accompagnata da pecorino stagionato.

Il tempo scorre lento mentre il mondo cambia ancora. Dalle oniriche visioni del Vallone scendiamo a costeggiare i poderosi costoloni delle Porchie, lungo un sentiero dirupato costellato di maggiociondoli. La sete tempesta le ugole e finalmente siamo al fresco ristoro della Fonte Cannavine, dove Zoe si esibisce in un paio di vasche in stile libero.

Le gambe iniziano ad avvertire lo sconnesso cammino e il caldo della giornata, ma noi cambiamo di nuovo prospettiva: prima verso i silenti ruderi di Castel Manfrino, poi nella lenta discesa verso le Gole del Salinello, dove, dopo una giornata povera di acque, una rombante frescura ci rimette al mondo. L’ombrosa oscurità rinfranca i fisici provati mentre sfiliamo fra le vicine e precipiti pareti e Zoe ci propone un altro saggio delle sue abilità natatorie.

Anche questa eclettica giornata giunge al termine, non senza però una visita abusiva nella suggestiva cavità rupestre dell’Eremo di Sant’Angelo, dove impegnamo le residue energie nello scavalco di un muro.

Prima del lungo viaggio di ritorno, tintinnano i boccali di bionda: a suggellare questa straordinaria giornata di cammino e di amicizia e a dar di nuovo libero sfogo al tempo, che riprende a scorrere come pare a lui.