Monti Invisibili

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Rifugio Sebastiani

Il rifugio Vincenzo Sebastiani è intitolato all'omonimo ingegnere, nonché socio CAI, che si distinse in occasione del terremoto della marsica e nelle azioni al fronte durante la Grande Guerra. Nato a Roma il 26 ottobre 1885, fu un appassionato delle più disparate discipline sportive, dal nuoto al ciclismo, dallo sci al motociclismo, oltre ovviamente a essere un valente alpinista anche sulle vette abruzzesi, terra che amava particolarmente per gli ambienti selvaggi e la natura incontaminata.

Divenuto sottocomandante del Corpo dei Vigili del Fuoco di Roma, nel gennaio 1915 fu inviato con una squadra a recare soccorso alle popolazioni colpite dal disastroso terremoto che distrusse Avezzano e molti paesi della Marsica, provocando oltre 30.000 vittime. Inviato al fronte durante la Prima Guerra Mondiale, gli fu affidato il comando del Distaccamento dei Pompieri di Gorizia Italiana e qui il 20 agosto 1917, durante un intervento dopo un bombardamento, fu ferito mortalmente da una granata. Gli venne intitolata la caserma dei Vigili del Fuoco di Via Genova a Roma e il 22 ottobre 1922 ebbe luogo l'inaugurazione del rifugio Vincenzo Sebastiani.

Gradevole e accogliente, questo è un vero e proprio rifugio di montagna con tredici posti letto nella camerata principale e altri tre nel bivacco invernale. E' gestito con servizio di pernottamento, cena e colazione da metà giugno a metà settembre, mentre nel rimanente periodo apre su prenotazione (tel. 368 279463, www.rifugiovincenzosebastiani.it info@rifugiovincenzosebastiani.it).

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