Benito Mussolini
A Campo Imperatore spicca la mole rossa dell'omonimo albergo, in stile razionale e futurista, la cui costruzione risale agli anni '30 quando la zona era una rinomata stazione di villeggiatura. L'edificio, dalla forma a D, doveva essere il primo di altri due, rispettivamente dalla forma a U e a X, così che dal cielo si sarebbe letta la scritta DUX. E proprio in questo albergo Mussolini fu prigioniero dal 2 a 12 settembre 1943, nella stanza 201, oggi 220.
A causa dell'ingombrante ospite la zona fu teatro di una delle più ardite azioni militari della II Guerra Mondiale: l'Operazione Quercia, che portò alla liberazione di Mussolini. In quattordici minuti i paracadutisti tedeschi, al comando del maggiore Harald Mors, atterrarono con decine di alianti sulla spianata di Campo Imperatore e portarono a termine la missione. Come osservatore era presente anche il capitano delle SS Otto Skorzeny, che per motivi politici e di propaganda verrà presentato da Hitler come "Eroe del Gran Sasso" in luogo di Mors.
Chiedendo la chiave alla reception dell'albergo è possibile visitare il piccolo appartamento della prigionia, arredato ancora con i mobili dell'epoca.
Un’attenta e avvincente ricostruzione storica dell’Operazione Quercia si può trovare nel libro di Marco Patricelli Liberate il Duce, Mondadori.