Monti Invisibili

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Bianco e nero

Con il tramonto della pellicola e il definitivo affermarsi della fotografia digitale, sembra anche essersi eclissato, almeno al livello amatoriale, tutto il mondo delle immagini in bianco e nero. Un tipo di fotografia dove non ci sono i colori a distrarre l'attenzione e dove maggiormente può esprimersi la sensibilità del fotografo, in grado di giocare con i contrasti, le luci, le ombre. Anche se si è soliti considerare il bianco e nero come una tecnica legata alla camera oscura, che poco ha a che spartire con il digitale, è proprio dal computer che viene il soccorso per avvicinarsi facilmente al mondo delle immagini in scala di grigi, dove è più facile che la fotografia si incontri con l'arte.


Megapixel in grigio La prima cosa da ricordare è che difficilmente uno scatto a colori poco espressivo diventerà una bella foto solo perché trasformato in bianco e nero: questo tipo d'immagini, infatti, si costruisce in gran parte al momento della ripresa e non solo attraverso l’uso del fotoritocco.

Siccome dobbiamo costruire un'immagine senza colori, dobbiamo abituarci a pensare in bianco e nero, a concentrare l'attenzione su tutti gli elementi della scena in grado di catturare l'attenzione in uno scatto monocromatico: contrasti, contorni e volumi. Inoltre, anche se ormai tutte le fotocamere consentono di ottenere direttamente il bianco e nero, è preferibile scattare sempre a colori, in quanto la conversione on camera non è configurabile come è invece necessario per ottenere un effetto ottimale.

Per i risultati migliori è preferibile scegliere giornate assolate, ricche di contrasto e magari con un bel cielo blu popolato di nuvole bianche. Per i soggetti, favorite composizioni semplici, anche di dettagli, con immagini concentrate che escludano il cielo e composizioni geometriche e regolari che catturino subito l'attenzione, lì dove non c'è più il colore a svolgere tale funzione.

Dal colore al bianco e nero Una volta ottenuto lo scatto, diversi sono i modi per passare al monocromatico: vediamo cosa ci permette di fare Photoshop.


Scala di grigio

Immagine>Metodo>Scala di grigio Il procedimento più veloce è anche quello che conduce ai peggiori risultati: piatti, privi di contrasto e sovente troppo scuri.

 

Desaturazione

Immagine>Regolazioni>Tonalità/Saturazione Con questo metodo si raggiungono risultati migliori. Nella finestra di controllo, spostando il cursore della saturazione completamente verso sinistra si ottiene un'immagine in bianco e nero; è possibile anche selezionare la casella Colora per virarla con il cursore Tonalità: impostando un valore fra 20 e 30 si applica la sfumatura seppia tipica delle foto antiche.


Miscelatore canale

Immagine>Regolazioni>Miscelatore canale Questo processo permette di regolare con precisione il risultato desiderato, agendo separatamente sui tre canali RGB dell'immagine: rosso, verde e blu. Nella finestra di controllo è necessario spuntare la casella Monocromatico e controllare che la somma delle percentuali dei diversi canali sia sempre 100%: diverse combinazioni condurranno a differenti effetti sull'immagine.


Bianco e nero

Immagine>Regolazioni>Bianco e nero È lo strumento specifico di Photoshop per la creazione di immagini monocromatiche. Anche in questo caso è possibile agire separatamente sui diversi colori, ma è più semplice e conduce comunque a buoni risultati utilizzare il menu superiore di filtraggi predefiniti che simula l'effetto di diversi filtri: dal blu al verde al rosso e anche all'infrarosso.


Filtri I metodi Miscelatore canale e Bianco e nero funzionano in parte come i classici filtri colorati del bianco e nero. Infatti al tempo della pellicola un buon risultato era imprescindibile dall'uso dei filtri, che avevano una funzione fondamentale nel contrasto e il bilanciamento fra le tinte. In teoria con gli scatti digitali questi non sono più necessari, in quanto il loro effetto è simulabile in postproduzione; però la conversione se ne avvantaggerà se decidiamo comunque di farne uso, in quanto i filtri fisici modulano i canali in maniera più naturale di quelli digitali. In questo caso, però, non potremmo ovviamente disporre dell'immagine che vogliamo convertire anche come scatto a colori. Questo l'effetto che i diversi filtri colorati (fisici o digitali) hanno sull'immagine.

Rosso È il polarizzatore della fotografia in bianco e nero, producendo cieli neri sui quali si stagliano nuvole candide: come un notturno illuminato dalla luna. Nel ritratto impallidisce l'incarnato.

Arancio Schiarisce il rosso e il giallo e scurisce il blu e il verde. Mette in risalto le nuvole e attenua la foschia, producendo immagini ricche di dettagli. Nel ritratto elimina difetti e imperfezioni della pelle.

Giallo È il filtro universale, adatto per il paesaggio, per scene dai colori molto vivaci con dominanza di verdi, gialli e rossi e per contrastare panorami, cielo e nuvole. Nel ritratto schiarisce i capelli biondi e castani.

Verde È adatto per rendere al meglio la vegetazione e per ritratti drammatici con rughe in evidenza.

Blu Per foto irreali di paesaggi innevati con cielo sereno e nel ritratto per far risaltare gli occhi azzurri.


Scatti vintage Oltre che a trasformare in bianco e nero le nostre immagini digitali, possiamo anche cercare di dargli una bella aura di foto antica. Con il procedimento Togli saturazione descritto sopra desaturiamo l'immagine, spuntiamo la casella Colora impostando una tonalità di circa 30 e diamo OK. Poi andiamo sotto il menu Filtro>Distorsione>Correzione lente e con il cursore Fattore della funzione Vignettatura scuriamo o schiariamo i bordi dell'immagine a seconda dell'effetto desiderato. A questo punto possiamo simulare anche un po' di grana sotto il menu Filtro-Artistico-Grana pellicola, stabilendo anche l'intensità desiderata.

Se però la pigrizia vi attanaglia ma volete ugualmente ottenere un'immagine vintage, con tanto di macchie, graffi e sbiadimenti, esistono alcuni siti che sono in grado di farlo per voi automaticamente o quasi. Ad esempio vintagejs.com, che permette anche di impostare alcuni tipi di effetti.

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