Monti Invisibili
Alpe Adria Trail - Tappa R5 Tarvisio - Rifugio Zacchi
Quota 1.380 m
Data 13 giugno 2018
Sentiero segnato
Dislivello in salita 965 m
Dislivello in discesa 335 m
Distanza 22,12 km
Tempo totale 8:23 h
Tempo di marcia 5:55 h
Descrizione Da Tarvisio (752 m) per Coccau di sopra (783 m, +1,32 h), la passerella sul Torrente Slizza (655 m), San Antonio (765 m, +50 min.), Aclete (825 m, +1,10 h), il Lago di Fusine inferiore (924 m, +53 min.), il Lago di Fusine superiore (944 m, +10 min.) e il Rifugio Zacchi (1.380 m, +1,20 h). Due ore e mezza bloccato dalla pioggia.
050 Rifugio Zacchi
049 Rifugio Zacchi cena
048 Rifugio Zacchi
047 Verso Rifugio Zacchi
046 Lago di Fusine superiore
044 Lago di Fusine superiore
041 Lago di Fusine inferiore pioggia
040 Lago di Fusine inferiore
039 Lago di Fusine inferiore
037 Lago di Fusine inferiore
036 Lago di Fusine inferiore
035 Lago di Fusine inferiore
034 Laghi piccoli di Fusine
033 Alpe Adria Trail seconda tappa
032 Ciclabile per la Slovenia
031 Verso Laghi di Fusine
029 Alpe Adria Trail seconda tappa
027 Lumache
025 Passerella sul Torrente Slizza
024 Alpe Adria Trail seconda tappa
023 Foresta di Tarvisio
022 Tarvisio Alpe Adria Trail
Lago inferiore di Fusine, 13 giugno 2018. Tappa varia e interessante oggi, che salendo ripida sopra Tarvisio ha poi seguito un boscoso sentiero a mezza costa, popolato di enormi lumache che se c’inciampi, cadi.
Dall’abitato di Coccau (quante volte l’ho sentito nominare a Onda Verde), ci si precipita nel bosco su uno scalettato sentiero artificiale, fino a una spettacolare passerella sospesa che oltrepassa le erose sponde del Torrente Slizza.
In sereno e assolato cammino – nonostante un meteo che promette piogge intense – eccomi sulla ciclabile della vecchia ferrovia, diretta in Slovenia e costellata di slavi toponimi che suonano esotici alle mie orecchie, come la vicina Kranjska Gora.
Una strada forestale si arrampica ora verso il borgo di Aclete, in un paesaggio che la quota modesta e la presenza di faggi fa sembrare a tratti simile al nostro Appennino.
Verso i Laghi piccoli di Fusine inizia una pioggia insistente e in pochi minuti sono finalmente al riparo sotto la tettoia di un ristoro sulla sponda del Lago di Fusine inferiore. Una gemma di acqua smeraldina incastonata fra vette e foreste.
Rifugio Zacchi, 1.380 m, 13 giugno 2018. “Il Friuli è un piccolo compendio dell'universo, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì”.
Queste parole di Ippolito Nievo ho sperimentato oggi, nel solitario cammino di questa bella tappa che in un’ampia variabilità meteorologica mi ha riservato foreste di faggi e di abeti, borghi remoti e prati fioriti, gemme di acque e di vette alpine intorno a questo rifugio nel cuore delle Alpi Giulie.
Sopra tutto, appunto, la splendida conca dei Laghi di Fusine, specchi glaciali incastonati in fitti boschi di abete rosso, alla base della catena del Monte Mangart.
Laghi dai mille toni e dalle altrettante sfumature che la pioggia battente, che mi ha bloccato per oltre due ore in compagnia di un sigaro toscano, non ha reso meno densi e affascinanti.
E poi la salita, in un bosco stillante acqua, verso questo rifugio alpino, sereno e tranquillo, nel miglior stile di queste montagne.