Monti Invisibili
Quota 2.770 m
Data 6 agosto 2007
Sentiero segnato
Dislivello 1.205 m
Distanza 26,49 km
Tempo totale 8:45 h
Cartografia Kompass 686 Val di Fassa
Descrizione Da Vigo di Fassa con la funivia per il Rifugio Gardeccia (1.949 m), il Passo delle Scalette (ferrata, 2.348 m), il Pas de Lausa (2.700 m), il Rifugio d’Antermoia (2.496 m), il Lago d’Antermoia (2.495 m), il Passo d’Antermoia (2.770 m), il Rifugio Passo Principe (2.599 mt), il Rifugio Vajolet (2.243 m), il Rifugio Gardeccia e la funivia.
032 Lago d'Antermoia
031 Lago d'Antermoia
028 Panorama da Pas de Lausa
027 Verso Pas de Lausa
026 Passo delle Scalette
025 Passo delle Scalette
022 Passo delle Scalette
020 Funivia
Il mitico regno di re Laurino, monarca dei Ladini, dove si trovava il suo splendido giardino di rose; in tedesco il Catinaccio si chiama appunto Rosengarten, giardino di rose.
Il fenomeno dell’enrosadira, cioè il colore rosato che le Dolomiti assumono all’alba e al tramonto, non è dovuto al carbonato di calcio e al magnesio di cui sono composti i Monti Pallidi, ma proprio a un incantesimo che Re Laurino lanciò al suo roseto.
Diverse le leggende che spiegano l’accaduto.
Una racconta che un giorno, attirati dallo splendore delle rose, giunsero nel regno dei guerrieri stranieri che fecero prigioniero re Laurino e incatenatolo lo trascinarono lontano.
Riuscito a scappare, tornò fortunosamente nel suo regno, dove si accorse che le montagne rilucevano purpuree sotto il sole: “Queste rose mi hanno tradito con il loro splendore; se i guerrieri stranieri non le avessero viste, non sarebbero mai saliti sulla mia montagna”.
Lanciò così un incantesimo al Rosengarten: né di giorno, né di notte alcun occhio umano avrebbe potuto più ammirarlo.
Ma dimenticò il crepuscolo, quando non è né giorno né notte. E così all’alba e al tramonto le rose sono di nuovo visibili e la montagna riappare nel suo rosso splendore.