Monti Invisibili
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I luoghi del sator

Anche in Abruzzo, come in diverse parti d'Italia (da Pompei a Bolzano) e del mondo (dall'Ungheria all'Iraq), si può trovare l'enigmatico palindromo del quadrato magico: un misterioso graffito che recita sator arepo tenet opera rotas e che può essere letto in entrambi i sensi. La singolarità però è che le cinque parole, messe una sull'altra a formare un quadrato, possono essere lette in quattro direzioni diverse: da sinistra verso destra, dall'alto verso il basso e viceversa.

Diverse teorie, ma nessuna conclusiva, si intrecciano sull'origine e il significato di tale cruciverba, che ha appassionato studiosi, alchimisti, storici, occultisti, musicisti e gente comune, e al quale comunque si riconduce un valore religioso legato al cristianesimo. Si è scoperto infatti che le venticinque lettere del quadrato possono essere disposte in modo da formare due parole paternoster, incrociate e poste tra le lettere A e O, corrispondenti, in questa interpretazione, alle lettere Alfa e Omega dell'alfabeto greco, il principio e la fine di tutte le cose.

Proprio alle falde del Velino è possibile ammirare tale quadrato a Magliano de' Marsi, nella Chiesa di Santa Lucia: sulla facciata, sopra il portale, sono murate due coppie di formelle duecentesche che rappresentano sculture di animali e foglie d'acanto; nella prima formella a sinistra, tra le zampe di una figura mostruosa, è inciso il quadrato magico, visibile con un binocolo.

Sempre in Abruzzo il quadrato è rinvenibile anche a Capestrano, nella Chiesa di San Pietro ad Oratorium, inciso su una grossa lastra di pietra murata a rovescio nella facciata a sinistra del portale.