Roma, 4 febbraio 2012
Neve a Roma! E torni bambino.
Neve a Roma! E torna il silenzio.
Neve a Roma! E torni gentile.
Neve a Roma! E diventi stupido.
Come promesso fra il 3 e il 4 febbraio, la bianca coltre ha avviluppato la città dormiente e Roma è uscita di testa: file chilometriche, treni bloccati, automobili abbandonate; ma soprattutto una città in festa, con i bambini che fanno i bambini, i grandi che li imitano gioiosi e i cani impazziti di felicità per l'insolito divertimento.
Slittini, sci, scarponi, Vittoria si rotola nella neve, pupazzi per ogni via e pallate di neve fra improvvisati plotoni. E poi la voglia di essere ovunque, per stupirsi della città in questa inusuale livrea bianca.
1971, 1985, 2012: la neve copre le differenze e la città torna umana. Alla faccia dei polemisti dalla denuncia facile, spiriti pesanti che affondano nella neve e hanno perso il loro cuore di bambini.