Monti Invisibili
Traversata Pantano Metro C - Rocca di Papa
Quota 807 m
Data 3 marzo 2024
Sentiero parzialmente segnato
Dislivello in salita 945 m
Dislivello in discesa 346 m
Distanza 22,49 km
Tempo totale 5:11 h
Tempo di marcia 5:04 h
Cartografia Carta escursionistica Parco Castelli Romani
Descrizione Dalla stazione Monte Compatri-Pantano della linea C della metropolitana di Roma per Via di Torre Jacova, Monte Porzio Catone (440 m, +1,37 h), la Via Tuscolana (560 m, +1,14 h), Monte Ara (782 m, + 1,39 h) e Via San Sebastiano a Rocca di Papa (638 m, +34 min.).
012 Rocca di Papa
011 Pareidolia
010 Monte Tuscolo
009 Monte Porzio Catone
008 Monte Porzio Catone
007 Monte Porzio Catone
006 Verso Monte Porzio Catone
005 Verso Monte Porzio Catone
004 Verso Monte Porzio Catone
003 Monte Compatri Pantano
002 Metroplitana Linea C
001 Metro C San Giovanni
001 Castelli Romani dislivello
Traversata Metro C Pantano - Rocca di Papa, 4 marzo 2024. Sono sempre più convinto della necessità di impegnare meno risorse economiche possibili per partire in escursione. Obiettivo che ho raggiunto incrementando la quota di scampagnate avvalendomi dei trasporti pubblici a discapito di quelli privati. Modalità inoltre che permette di realizzare appaganti traversate.
Certo, questo vuol dire spesso (ma non sempre) aumentare il tempo necessario per lo spostamento; perché tempo e denaro vivono dentro vasi comunicanti e se aumenta uno, diminuisce l’altro.
Da questo punto di vista il rapporto ore camminate/costo è stato sfavorevolissimo per la salita al Kilimanjaro o per quella ad Ayers Rock, mentre è stato tendente all’infinito per questa camminata verso i Castelli Romani.
Sì, perché durante l’ultima incursione in zona con il treno, avevo notato che il capolinea Monte Compatri - Pantano della Metro C di Roma è collocato in questa remota plaga della Capitale alle pendici dei Castelli; e ciò apre inaspettate e suggestive possibilità di escursioni, virtualmente a costo zero. Visto anche che mi pregio di essere abbonato Atac interarete dal lontano 1980, primo anno delle scuole superiori.
Detto fatto: un pranzo domenicale e la necessità di un intervento tecnico sull’impianto elettrico a casa dei suoceri mi danno l’occasione di provare questa inusuale combinazione di metropolitana e scarponi.
Un’ora e un quarto attraverso la museale stazione di San Giovanni con l’automatica metropolitana senza guidatore Linea C, e sono già nello scarrupo dei 60 metri di quota di Pantano Borghese.
Per deserte traverse mi allontano rapidamente in costante salita in un territorio che ha fatto del disordine e dell’abusivismo una sua cifra stilistica. Oltrepassata la ferrovia, e ancor più l’autostrada, l’ambiente un po’ migliora, fra vigneti e uliveti con vista sui vicini Lucretili.
Un’erta asfaltata e sono sulla terrazza di Monte Porzio Catone, fra nativi festivamente abbigliati che fanno colazione al bar.
Scendo dal borgo e le strade diventano sentieri noti, già tante volte calcati nella rotta verso Rocca di Papa. Dove giungo infine con la viva soddisfazione di non aver speso oggi un centesimo di trasporti.
Una porzione di lasagna che stroncherebbe Trinità e poi è tempo di dedicarsi (con successo) all’impianto elettrico.