Monti Invisibili

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Fotografare la città

Questioni di lente “Se le tue foto non sono abbastanza buone, allora non sei abbastanza vicino”. Tenendo in mente queste parole attribuite al grande reporter di guerra Robert Capa, vediamo quali ottiche possiamo usare per le nostre cacce fotografiche urbane.

Gli spazi ristretti tipici delle vie centrali rendono il grandangolare l'obiettivo più indicato per inquadrature di ampio respiro, eventualmente ravvivate da un particolare in primo piano; questo obiettivo consente anche di allontanare i piani dell'immagine per accentuare le fughe prospettiche dei suoi elementi.

Un moderato teleobiettivo è invece utile per riprendere con discrezione soggetti lontani isolandoli dall'ambiente circostante, ma soprattutto per eliminare elementi di disturbo che in città non mancano mai: catenarie, pali, insegne e lampioni.

Ma l'ottica sicuramente più versatile è uno zoom che copra tutte le focali equivalenti dal 24 al 105 mm nel formato fotografico standard: dal grandangolo, adatto per immagini aggressive e dinamiche con accentuato effetto tridimensionale, al medio tele, utile per comprimere i piani dell'immagine ed effetto bidimensionale. La rapidità di variazione della focale lo rende inoltre ideale per il reportage urbano e per riprendere mercati, manifestazioni e altre attività collettive, consentendo anche di evitare i frequenti cambi di obiettivi che a lungo andare sporcano il sensore.


L'idea in più Notturni L'illuminazione artificiale di vie e monumenti restituisce facilmente immagini suggestive. Indispensabile un treppiede e utilizzare l'autoscatto o uno scatto remoto per evitare il rischio di mosso. Il momento migliore è l'alba o il tramonto, che schiudono la possibilità di ottenere effetti suggestivi combinando luce artificiale e naturale.

Mosso Se stiamo sempre ben attenti a evitare questo difetto nei nostri scatti, ci sono però situazioni in cui dobbiamo ricercarlo come elemento in grado di valorizzarli. Il mosso infatti è in grado di evocare la sensazione di velocità, dinamicità, frenesia tipiche di una grande metropoli e ben si presta a soggetti che abbiano un profilo ben riconoscibile anche se confuso e nelle riprese notturne di elementi ben illuminati.

Possiamo ottenerlo combinando tempi lenti con un soggetto in rapido movimento (automobili, mezzi pubblici, persone in un centro commerciale) oppure come panning, che consente di mantenere il soggetto principale nitido (o quasi) rispetto a uno sfondo mosso, conferendo alla scena un'elevata sensazione di dinamicità. Adatto solo per elementi che si muovano paralleli al piano focale, si esegue a mano libera impostando un tempo di scatto inferiore a 1/30 di secondo e seguendo il soggetto durante il suo movimento. Da non dimenticare infine il vibrato, eseguibile a mano libera su soggetti notturni ben illuminati, esaltando delicatamente, ma con decisione, il naturale movimento della fotocamera durante le lunghe esposizioni.

Riflessi Superfici metalliche e vetrate, pozzanghere e vetrine: la città è il regno dei riflessi, da sfruttare per ottenere una visione meno scontata dei soggetti più comuni. Anche la notte urbana si presta a magnifiche inquadrature, con le acque che si accendono dei riflessi delle luci artificiali.