Monti Invisibili

Campo Imperatore – Corno Grande

Quota 2.912 m

Data 2 luglio 2021

Percorso segnato

Dislivello 847 m

Distanza 11,02 km

Tempo totale 7:24 h

Tempo di marcia 6:21 h

Cartografia Il Lupo Gran Sasso d’Italia

Descrizione Da Campo Imperatore (2.130 m) per la Sella di Monte Aquila (2.335 m, +41 min.), la Sella del Brecciaio (2.506 m, +1 h) e il Corno Grande (2.912 m, +1,45 h). Discesa per la via dell’andata (+2,55 h). Traccia da quota 2.720 alla vetta estremamente erosa e disagevole con segnaletica multiforme e fuorviante.

06settimatappalog

Traccia GPS

07settimatappadislivello
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130 Birre

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129 Scarponi

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128 Campo Imperatore

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125 Corno Piccolo

125cornopiccolo

124 Dal Corno Grande

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123 Dal Corno Grande

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122 Corno Grande

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121 Corno Grande

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120 Corno Grande

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119 Corno Grande

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118 Verso il Corno Grande

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117 Corno Piccolo

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116 Cresta della Portella

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115 Sella del Brecciaio

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114 Campo Pericoli

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112 Campo Pericoli

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111 Sella di Monte Aquila

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110 Verso Sella di Monte Aquila

Campo Imperatore, 2 luglio 2021. Ieri un vento teso e sibilante ha spazzato per tutto il pomeriggio Campo Imperatore.

Tremante di freddo sono rimasto a chiacchierare con Luigi, il mio compagno di stanza, prima della scarna cena nella mensa dell’ostello.

Meno male che è stato riaperto, ma questo Ostello dello Zio fa rimpiangere i tempi di Lamberto e degli altri rifugisti. È diventato una sorta di bar di quota, da aperitivi e musica a palla, dove alle sette del mattino ho visto cacciare via di mal garbo due avventori desiderosi solo di una colazione, perché mancavano quaranta minuti all’apertura.

Notte di sonno sotto pesanti coltri come mai durante questa avventura; arriva Giovanni e in una giornata fresca e luminosa ci mettiamo in cammino insieme a numerosi altri.

La Sella del Brecciaio chiede già più impegno e poi, su un mondo che si fa sempre più aereo e profondo, inizia una battaglia per rimanere in piedi.

Erano più di vent’anni che non percorrevo la normale e l’erosione ha mutato e portato via gran parte del sentiero. Traballiamo, mani sulla roccia, ci fermiamo a riposare, aggiriamo un nevaio e poi, improvvisa, la croce di vetta.

Dopo oltre duecento chilometri questo lungo cammino è concluso.

Mi appoggio alla roccia, mi guardo intorno e vedo centinaia di migliaia di passi, di esperienze, di racconti, che in un unico filo uniscono i 2.912 metri di questa vetta a casa mia, con la mia vita.

Resta solo una faticosa discesa e una birra, ma la vera avventura finisce qui.

 

Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca

devi augurarti che la strada sia lunga,

fertile in avventure e in esperienze.

I Lestrigoni e i Ciclopi

o la furia di Nettuno non temere,

non sarà questo il genere di incontri

se il pensiero resta alto e un sentimento

fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.

In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,

né nell'irato Nettuno incapperai

se non li porti dentro

se l'anima non te li mette contro.

 

Devi augurarti che la strada sia lunga.

Che i mattini d'estate siano tanti

quando nei porti - finalmente e con che gioia -

toccherai terra tu per la prima volta:

negli empori fenici indugia e acquista

madreperle coralli ebano e ambre

tutta merce fina, anche profumi

penetranti d'ogni sorta;

più profumi inebrianti che puoi,

va in molte città egizie

impara una quantità di cose dai dotti

 

Sempre devi avere in mente Itaca -

raggiungerla sia il pensiero costante.

Soprattutto, non affrettare il viaggio;

fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio

metta piede sull'isola, tu, ricco

dei tesori accumulati per strada

senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,

senza di lei mai ti saresti messo

in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

 

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.

Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso

già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

 

Constantino Kavafis