Monti Invisibili

Monte Pizzuto

Quota 1.288 m

Data 20 novembre 2021

Sentiero segnato

Dislivello 1.045 m

Distanza 17,30 km

Tempo totale 7:45 h

Tempo di marcia 6:35 h

Cartografia Il Lupo Monti Sabini

Descrizione Da Roccantica (380 m) per l’Eremo di San Leonardo (460 m, +47 min.), la Grotta di San Michele (720 m, +1,03 h), il Ponticello sul Tancia (638 m, +18 min.), le Pozze del Diavolo (710 m, +12 min.), Monte Menicoccio (1.204 m, +1,32 h), Punta Ferretti (1.249 m, +25 min.), Monte Pizzuto (1.288 m, +18 min.), Fonte Regna (880 m, +45 min.) e Roccantica (+1 h) con breve visita del borgo (+15 min.). Piacevole escursione con notevoli motivi d’interesse ambientale e storico.

Traccia GPS

roccantica

052 Roccantica

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051 Roccantica

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050 Roccantica

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049 Roccantica

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048 Fonte Regna

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047 Monte Pizzuto

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046 Monte Pizzuto

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045 Monte Giano e Gran Sasso

punta ferretti

044 Punta Ferretti

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042 Monte Terminillo

punta ferretti

041 Verso Punta Ferretti

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040 Verso Punta Ferretti

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039 Monti Cimini

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038 Monte Soratte

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037 Monte Menicoccio

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036 Verso Monte Menicoccio

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035 Verso Monte Menicoccio

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034 Verso Monte Menicoccio

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032 Pozze del Diavolo

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031 Pozze del Diavolo

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030 Pozze del Diavolo

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029 Pozze del Diavolo

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028 Pozze del Diavolo

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027 Pozze del Diavolo

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026b Pozze del Diavolo

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026 Verso le Pozze del Diavolo

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025 Verso le Pozze del Diavolo

pozze del diavolo

024 Ponticello del Tancia

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023 Grotta di San Michele

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022 Grotta di San Michele

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021 Grotta di San Michele

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020 Grotta di San Michele

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019 Verso Grotta di San Michele

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017 Verso Grotta di San Michele

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016 Verso Grotta di San Michele

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015 Verso Grotta di San Michele

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014 Verso Grotta di San Michele

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013 Dall'Eremo di San Leonardo

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012 Eremo di San Leonardo

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011 Eremo di San Leonardo

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010 Eremo di San Leonardo

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009 Eremo di San Leonardo

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008 Eremo di San Leonardo

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007 Eremo di San Leonardo

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006 Eremo di San Leonardo

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004 Verso Eremo di San Leonardo

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003 Roccantica

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002 Verso Eremo di San Leonardo

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001 Roccantica

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000 Monte Pizzuto Dislivello

Monte Pizzuto, 20 novembre 2021. Proprio l’altro giorno la mia amica e valente alpinista Sara mi chiedeva come faccio a scoprire questo tipo di itinerari, un po’ nascosti e di certo poco reclamizzati.

È presto detto! Quando ho un po’ di tempo libero e voglio svagarmi, sgombro il tavolo, carico una pipa, prendo una lente e dispiego una mappa: sorta di Sherlock Holmes alla caccia d’indizi. E infatti proprio l’investigatore londinese nel Mastino dei Baskerville racconta a un perplesso Watson: “Dopo che lei è uscito, ho mandato a prendere da Stanfords una mappa militare di questa parte della brughiera e il mio spirito vi ha aleggiato sopra per tutto il giorno”. Stanfords è dal 1853 uno dei più forniti negozi di mappe del mondo. Ma soprattutto sono sempre allerta per cogliere ovunque spunti inaspettati che cerco di collegare fra loro, in una chatwiniana arte della connessione di coincidenze altamente improbabili.

Improbabili come questo trascurato territorio, dove in un anello, anzi un triangolo, neanche troppo impegnativo, possiamo trovare diversi motivi d’interesse: storici, ambientali e paesaggistici, rinforzati da un panorama che dai Cimini arriva al Gran Sasso.

I primi passi si snodano su un’agevole traccia che con tenue pendenza, dal curato borgo di Roccantica, s’immerge in una vegetazione dal sapore mediterraneo di cerri e corbezzoli, che infatti ci allietano con i loro dolci frutti.

Fra chiome blandamente autunnali, la prima deviazione ci conduce presto all’Eremo di San Leonardo, ampio, strutturato, con l’aspetto e la vicinanza al paese (per tacer della collocazione su una via di ampio passaggio) di un luogo di preghiera e raccoglimento più che di un vero e proprio punto di romitaggio.

Riprendiamo il boscoso cammino per la seconda deviazione verso la Grotta di San Michele, incastonata in una poderosa parete rocciosa. Saliamo la lunga sconnessa scalinata verso un aereo terrazzino e ci troviamo davanti un serrato cancello, ma l’ambiente è raccolto e riusciamo a sbirciare all’interno.

Pochi passi per l’ultima deviazione della giornata. Dal Ponticello del Tancia attraversiamo la strada ed ecco in breve le Pozze del Diavolo. L’acqua scende adagiata e sommessa su una pendenza non perfettamente verticale, regalando una suono, una musica che non sono quelli assordanti e fragorosi di una cascata, e perdendosi poi nelle limpide pozze e i quieti rivoli del Fosso di Galantina.

Torniamo brevemente sui nostri passi per la seconda parte della passeggiata: dai fossi alle creste, dai boschi alle brughiere.

Duriamo fatica a trovare l’attacco del sentiero, nascosto fra rovi e sterpaglie, ma in breve ingaggiamo una ripida e segnata traccia, in una macchia fitta che a tratti sembra impenetrabile. L’uscita dal bosco è una liberazione da un caldo asfissiante e il dono di una vista che si allontana verso i Castelli Romani, i Lucretili e i più remoti Cimini. Il vascello roccioso del Soratte ci scorta da presso, mentre dietro risplendono le nebbie incastrate sul Lago di Bracciano. Valichiamo rapidi i 1.204 metri di Monte Menicoccio e presto siamo ai 1.249 di Punta Ferretti, dove anche il Terminillo, il Giano e un innevato Gran Sasso ci vengono a salutare.

I 1.288 metri del Monte Pizzuto ci offrono il sole per il desco mentre sbirciamo tutti i particolari di questo denso panorama.

Raccogliamo le carabattole e caliamo rapidi per il versante settentrionale. Il bosco ci accoglie di nuovo fra i suoi rami e presto siamo alla fresca Fonte Regna. Da lì il cammino si fa carrareccia e strada e ci riporta in breve alle assolate pietre di Roccantica, dove al tiepido sole del meriggio ci gustiamo una bella birra.