Monti Invisibili
Monte di Cambio
Quota 2.081 m
Data 8 luglio 2017
Sentiero segnato
Dislivello 1.453 m
Distanza 21,59 km
Tempo totale 9:12 h
Tempo di marcia 8:05 h
Cartografia Il Lupo Monti Reatini Terminillo
Descrizione Da Posta (720 m) per Colle Ara Grande (1.116 m, +1 h), Monte Cavallo (1.653 m) e Monte di Cambio (2.081 m, +3,25 h). Ritorno per la sella di quota 1.775 (+35 min.), Fonte Porana o del Macchione (1.453 m, +50 min.), la chiesetta di San Giuseppe (755) e La S.S. 471 fino a Posta (+2,15 min.).
039 Verso Fonte Porana
038 Cresta nordovest
037 Gran Sasso
036 Monte di Cambio
035 Monte di Cambio
034 Monte di Cambio
033 Pozza dei Cavalli
032 Verso Monte di Cambio
030 Monte di Cambio
028 Monte di Cambio genziane
027 Genziana maggiore
026 Monte di Cambio genziane
024 Verso Monte di Cambio
023 Monte Terminillo
022 Verso Monte di Cambio
020 Verso Monte di Cambio
019 Verso Monte di Cambio
018 Verso Monte di Cambio
017 Valle Scura
016 Moto sui sentieri
015 Verso Monte di Cambio
014 Elefante e Terminillo
011 Monte Elefante
010 Verso Monte di Cambio
009 Verso Monte Cavallo
008 Verso Monte Cavallo
006 Verso Monte Cavallo
005 Verso Monte Cavallo
004 Verso Monte Cavallo
003 Colle Ara Grande
002 Colle Ara Grande
001 Posta
Monte di Cambio, 8 luglio 2017; 394.766 m. Mi piace andare in montagna perché mi piace volare. In un rovesciamento di prospettiva che non mi vede più in pesante cammino sulla grigia pietra, ma librarmi lieve nel blu del cielo.
Una lunga dorsale che come il sole sorge a est e tramonta a ovest, aeree vedute su lontane pianure e il vento che giunge a rinfrescare una giornata torrida.
Non è un caso se con Andrea ci mettiamo in cammino dal borgo di Posta, in un’aria densa che salda le gambe alla terra. Un’afosa pineta di rimboschimento inzuppa la pelle fino a che i faggi scacciano le conifere e il bosco diviene fresco e ombroso.
Usciamo sulla cresta in un paesaggio che questa arida estate ha reso già di un verde paglierino.
Nella salita il cielo ci avvolge e dimentichi ormai delle fatiche del cammino, contempliamo da quassù il Ritornello e l’Elefante che si ergono dalla profonda Valle Scura in una prospettiva che li rende estranei.
Laga e Gran Sasso affogano nella foschia mentre attraversiamo un’umida conca densa di grasse genziane.
Un’ultima cabrata e siamo sulla solitaria vetta, immersi in una cupola blu che sovrasta un mondo lontano e un territorio selvaggio dominato dalla lunga costiera del Terminillo.
Precipitiamo lungo la ripida e sassosa cresta occidentale. Dalla sella di quota 1775 le gialle pannocchie delle genziane ci accompagnano di nuovo in un bosco dall’aria immobile.
Sprofondiamo nella terra, il caldo cresce a ogni passo. La Fonte Porana ci offre un insperato refrigerio e l’ultimo dedalo di stradine assolate ci riempie di polvere e sudore. Come sembrano lontani i tempi di Icaro sulle vette.
Arriviamo in paese, sporchi e sudati. Una vecchia babbiona ci chiede se siamo gli spazzacamini, entro stordito nel bar, apostrofando il perplesso gestore: “Non siamo qui per caso: siamo qui ap-Posta per birra e patatine”.