La zona del Parco Nazionale d’Abruzzo è quella che maggiormente si presta per una razionale industria del forestiero; per il fatto che in essa si ha dovizia di bellezze naturali e grandiosità di vegetazione: altipiani erbosi, dossi di montagne con selve presso che vergini, picchi e frastagli orridi e perigliosi, vallette e gole querule di acque o silenti e fresche, strade carrozzabili levigate e polite: il tutto a una quota costante da 1000 a 1500 metri sul mare.
Luigi Bologna, Itinerari turistici per l’Abruzzo e il Molise (anno 1924), Adelmo Polla Editore