Monti Invisibili
Bussi sul Tirino - Caramanico Terme
Quota 556 m
Data 28 giugno 2023
Percorso parzialmente segnato
Dislivello in salita 695 m
Dislivello in discesa 425 m
Distanza 27,94 km
Tempo totale 8:51 h
Tempo di marcia 6:58 h
Descrizione Da Bussi sul Tirino (320 m) per Bussi Officine (230 m, +1,10 h), circa 3 km di Via Tiburtina Valeria, la Fontana delle 4 Cannelle (220 m, +1,07 h), Tocco Da Casauria (340 m, +17 min.) con visita del borgo (+20 min.), Musellaro (420 m, +1,26 h), Ponte Del Luco (300 m, +20 min.), San Tommaso (520 m, +1 h) e Caramanico Terme (556 m, +1,18 h). Interessante tappa di trasferimento fra il Parco del Gran Sasso e quello della Majella. Alcune fonti d’acqua lungo il cammino.
117 Caramanico Terme
115 Chiesa di San Tommaso Becket
114 Chiesa di San Tommaso Becket
113 Chiesa di San Tommaso Becket
112 Chiesa di San Tommaso Becket
111 San Tommaso
110 Ponte del Luco
109 Ponte del Luco
108 Musellaro
107 Musellaro
106 Musellaro
105 Musellaro
103 Musellaro
102 Tocco da Casauria
101 Tocco da Casauria Sant'Eustacchio
100 Tocco da Casauria castello ducale
099 Tocco da Casauria
098 Fontana delle 4 Cannelle
097 Fontana delle 4 Cannelle
096 Tiburtina Valeria
095 Autostrada A25
094 Bussi sul Tirino
093 Bussi sul Tirino
092 Bussi sul Tirino
091 Bussi sul Tirino
Caramanico Terme, 28 giugno 2023. Paese scalcinato e caldo Bussi sul Tirino, ma copioso di acque che scendono da ogni dove.
La notte scorre riposante nel B&B Tirino, gestito dal vulcanico Tiziano, e alle 7,30 siamo già in cammino. Raggiungiamo la zona delle centrali elettriche e ci sorbiamo quasi tre chilometri di Tiburtina Valeria: a passo di carica e in fila longobarda per evitare di essere arrotati dai camion.
La copiosa fonte delle 4 Cannelle rinfranca l’animo e un tratturo ci porta poi su a Tocco di Casauria.
Sempre Bologna: “Tocco di Casauria, il nido di aquile per antonomasia, che siede sul bordo della valle del Pescara, al margine del falso piano, che a ridosso della catena del Morrone ascende leggermente verso le falde della Maiella, tra un verdeggiare cupo di boscaglie, in mezzo ad una vegetazione suntuosissima di vigneti, in autunno onusti di uve color d’ambra o nero lucido, ed un cinereo cupeggiare di pingui oliveti.
Dall’altura, su cui Tocco siede, si scopriva un panorama incantevole. Da un lato un susseguirsi di colline verso Musellaro, Caramanico, Sant’Eufemia a Maiella, Rocca Caramanico, ed in fondo il massiccio del Monte Amaro; dall’altro Castiglione a Casauria ed i contrafforti che digradano verso il Teramano; nel mezzo il Pescara che si snoda nella ubertosissima valle e scende tumultuante e gorgogliante al mare”.
Prosegue la curiosità nei nostri confronti. Una signora s’informa ed esclama: “Che Dio vi benedica!”. Un’altra si affaccia a un balcone e dice: “Where do you come from?”. Poi pizza e coca cola in centro, attorniati dal solito capannello di curiosi.
Inanelliamo ora tratturi e asfaltate, sotto un sole che diviene arduo e cocente. Una lunga salita fiacca le membra, ricompensate poi dalla fresca fontana all’ingresso di Musellaro.
Il bar dove mi fermai nel 2009, durante la Grande Traversata dei Parchi Nazionali Appenninici, si apre ancora sul lato in ombra della strada e noi ne approfittiamo per il consueto pranzo a birra, patatine e gelato e quattro chiacchiere coi nativi.
Il sentiero scende alle tumultuose acque del Fiume Orta, sotto Ponte Luco; e in un bosco ombroso iniziamo la lunga salita verso Caramanico Terme. Senza dimenticare una sosta alla stupefacente chiesa romanica di San Tommaso Becket, ricca di segreti simbolismi templari ad iniziare dalle enigmatiche gestualità di Cristo e degli apostoli in altorilievo sull’architrave.
Con lo spauracchio della pioggia forziamo sugli scarponi e un’altra birra qui a Caramanico pone fine alle fatiche della giornata.
Luigi Bologna: “Caramanico, città notevole per numero di abitanti e per le chiese monumentali che vi si possono ammirare.
Per il clima dolcissimo e per le acque termali che vi sgorgano, è ormai notorio che spetta a Caramanico uno dei primi posti tra le stazioni climatico-balneari di Italia e dell’Europa.
Caramanico situata a 600 metri sul livello del mare, in una conca meravigliosa formata dalle pendici della Maiella e del Morrone, è dotata di acqua sulfurea-magnesiaca di primissimo ordine”.
Purtroppo lo stabilimento termale è fallito e chiuso da tre anni, è tutta il tessuto turistico del borgo montano è in grande sofferenza.