Monti Invisibili

lago della duchessa
Dando un’ultima occhiata allo zaino vuoto, vecchio pesante amico tante volte maledetto, che s’afflosciava come un cencio. Aveva servito da sedile, da cuscino, da riparo; era un vero dolore, un tradimento abbandonarlo in fretta tra le mutande appallottolate e le carte stracce, ma quello era l’inesorabile ordine.

Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio, Mursia