Monti Invisibili

Monte Cimone
Quota 2.165 m
Data 7 luglio 2013
Sentiero segnato
Dislivello 810 m
Distanza 12,35 km
Tempo totale 4:15 h
Tempo di marcia 3:47 h
Cartografia Multigraphic Alto Frignano e Appennino Modenese
Descrizione Dal parcheggio della frazione di Doccia (1.350 m) per la sterrata che sale al Pian Cavallaro (1.817 m, +1,07 h) e la vetta (+40 min.). Ritorno per il Monte Cimoncino (2.118 m, +10 min.) e la dorsale sud-est lungo i sentieri 447 e 489 (+1,50 h). Giornata estremamente ventosa e perturbata con la vetta avvolta nelle nuvole. Avvistata una marmotta.
06 monte cimone log

Traccia GPS

07 monte cimone dislivello
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096 Capanna celtica

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095 Doccia capanna celtica

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094 Doccia capanna celtica

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092 Gregge

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091 Scendendo dal Cimone

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090 Monte Cimone

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088 Monte Cimone

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087 Monte Cimone

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086 Monte Cimone

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085 Verso monte Cimone

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084 Verso monte Cimone

Monte Cimone, 7 luglio 2013. Sveglia all'alba per coprire i cinquanta chilometri verso l'ultima avventura della spedizione emiliana: i 2.165 metri del rilievo più elevato di questa regione. Solito inturcinamento di carrozzabili per la località di Doccia, sopra Fiumalbo, dove intraprendiamo la sterrata che in pigre e boscose svolte ci deposita fra nembi e vento ai 1.817 metri del Pian Cavallaro.
Ci immergiamo nella nebbia e guadagniamo in breve la ventosa vetta del Cimone, zona militare dell'Aeronautica chiusa all'accesso fino a pochi anni or sono e costellata di una quantità impressionante di costruzioni. Edifici di più piani, antenne, ripetitori, un eliporto, l'oratorio della Madonna della Neve, rimesse diroccate e camminamenti protetti dalla intemperie. Doveva essere ben particolare prestare servizio quassù durante i nevosi inverni e le luminose estati della Guerra Fredda.
Pochi passi per i 2.118 metri del Cimoncino e, confidando delle indicazione di un altro escursionista incontrato nella nebbia e della puntuale segnaletica, costruiamo per il ritorno un anello lungo la dorsale sud-est, abbandonando gradatamente brume e vento per pascoli alpini dal sapore scandinavo costellati di eriofori e torrenti. Alcune stupefacenti costruzioni celtiche e siamo infine alla vettura, dove terminano questi tre soddisfacenti giorni sull'Appennino Tosco Emiliano.