Scelta delle scarpe
Nessun elemento della nostra attrezzatura è così critico come le calzature: se sono confortevoli ce ne dimentichiamo, ma se fanno male possiamo arrivare a odiarle. Sicuramente non esiste una scarpa buona per tutte le stagioni e tutti gli impieghi, quindi, portafogli permettendo, meglio disporre di due modelli: uno più pesante e robusto per itinerari impegnativi e uno più leggero e traspirante per le passeggiate meno faticose.
E in effetti le scarpe da trekking sono generalmente disponibili con tre configurazioni: Alta, che offre una maggiore protezione della caviglia ed è adatta per sentieri di medio ed elevato impegno; Mid, con un'altezza contenuta nella zona dei malleoli e consigliata per percorsi relativamente più facili; Bassa, che consente una notevole libertà di movimento ed è indicata per semplici passeggiate nella natura e in città.
La scarpa ideale deve proteggere il piede dall'acqua, dal freddo e dalle asperità del terreno, garantendo al contempo la traspirazione, ed essere sufficientemente alta da proteggere la caviglia su terreni accidentati. La tomaia viene realizzata in cordura e pelle: la prima è una fitta trama di fibre di nylon con ottima resistenza all'abrasione e all'acqua; la seconda è un prodotto naturale, dall'eccellente impermeabilità e dall'elevata traspirazione, che garantisce una lunga durata nel tempo. La suola deve essere abbastanza rigida da non permettere alla pianta di adattarsi a ogni asperità; al pari dei pneumatici delle automobili ci sono mescole e scolpiture adatte per terreni asciutti e altre che danno il meglio sul bagnato: mescole troppo dure possono rivelarsi scivolose, troppo morbide consumarsi in fretta. La tipologia più nota è sicuramente la Vibram, la suola con scolpiture "carrarmato", leggera e resistente, inventata nel 1936 dalla guida alpina Vitale Bramani, da cui il nome.
Per un acquisto mirato stabilite innanzitutto il tipo di impiego. In generale: su sentieri e terreni erbosi è preferibile una pedula leggera con suola non troppo rigida; per terreni rocciosi e per trekking con zaini pesanti è preferibile uno scarpone rigido che sostenga il piede. Quindi considerate la forma ed eventuali problemi dei vostri piedi: pianta larga o stretta, collo alto, malleoli pronunciati. Infine stabilite un budget di spesa e affidate le vostre aspettative a un negoziante esperto che saprà indicarvi il modello più adatto alle vostre esigenze.
Al momento dell'acquisto prendetevi tutto il tempo necessario per la scelta, per non trovarvi poi a zoppicare sui sentieri: calzate entrambe le scarpe per alcuni minuti con le calze che utilizzerete; non accontentatevi di allacciature sommarie, ma stringete bene i lacci; non limitatevi a provarne un solo numero ma almeno due diversi. Inoltre camminate e piegatevi sulle ginocchia: se l'alluce tocca in punta, la scarpa è piccola; se il tallone non è ben bloccato, è larga; una scarpa che calza bene deve lasciare circa un centimetro di spazio libero al piede. E ricordate che durante la giornata il piede si gonfia leggermente, quindi il momento migliore per l'acquisto è il pomeriggio.
Per una calzata corretta, allargate fino in fondo i lacci e inserite il piede facendo attenzione che il calzettone non formi pieghe, prima causa di vesciche. Posizionate la linguetta al centro della scarpa: se scivola di lato la prima volta ci rimarrà per sempre. Stringete i lacci: in salita si usa portarli un po' lenti, permettendo alla caviglia di piegarsi in avanti assecondando la pendenza; in discesa è utile stringere la parte superiore per evitare lo scivolamento del piede. E' comunque inevitabile che dopo i primi passi di assestamento dovrete fermarvi per risistemare l'allacciatura. E comunque non intraprendete mai camminate impegnative con scarpe nuove: indispensabile rodarle con un paio di uscite tranquille, eventualmente anche in città.