Monti Invisibili
Parco dei Cento Laghi - Monte Sillara
Quota 1.861 m
Data 28 settembre 2018
Sentiero segnato
Dislivello 643 m
Distanza 13,18 km
Tempo totale 6:30 h
Tempo di marcia 5:39 h
Cartografia Le valli del Cedra e del Parma
Descrizione Dal parcheggio della diga del Lago Ballano (1.336 m) per la Sella Pizzo della Nonna (1.550 m, +38 min.), la Capanna Marco Cagnin (1.590 m, +40 min.), il Lago Martini (1.714 m, +30 min.), Passo Giovarello (1.754 m, +10 min.), Passo Compione (1.794 m, +40 min.), Monte Sillara (1.861 m, +25 min.), i Laghi Sillara (1.730 m, +13 min.), i Laghi di Compione (1.681 m), Rocca dei Frasconi (1.753 m, +40 min.), il Lago Martini (+15 min.), la Capanna Marco Cagnin (+28 min.) e il parcheggio (+1 h). Splendida escursione in ambiente dai ricchi colori autunnali. Visibilità sull’Alpe di Succiso, le Alpi Apuane e il Mare Tirreno, con il Golfo della Spezia e la Corsica.
074 Lago Martini
073 Rocca dei Frasconi
072 Laghi Sillara
071 Laghi Sillara
070 Mirtilli
069 Laghi Sillara
068 Laghi Sillara
067 Laghi Sillara
065 Golfo della Spezia
064 Monte Sillara
063 Monte Sillara
062 Da Monte Sillara
060 Monte Sillara
059 Monte Sillara
058 Laghi Sillara
057 Verso Monte Sillara
056 Verso Monte Sillara
055 Laghi Sillara
054 Alpi Apuane
053 Passo Compione
052 Verso Passo Compione
050 Verso Passo Compione
049 Verso Passo Compione
048 Verso Passo Compione
046 Lago Martini
043 Verso Passo Compione
041 Passo Giovarello
040 Passo Giovarello
038 Verso Passo Giovarello
034 Lago Martini
032 Verso il Lago Martini
031 Verso il Lago Martini
030 Verso il Lago Martini
029 Verso il Lago Martini
027 Capanna Cagnin
024 Capanna Cagnin
023 Verso la Capanna Cagnin
022 Verso la Capanna Cagnin
021 Lago Verde
019 Intorno al Lago Verde
017 Lago Ballano
016 Lago Ballano
013 Corniglio castello
010 Passo del Cirone Madonna dell Orsaro
009 Passo del Cirone Madonna dell Orsaro
005 I Lagoni
001 Stazione Reggio Emilia Mediopadana
Parco dei Cento Laghi, 27-29 settembre 2018. Cosa dona alla Scozia quel fascino ruvido che ammalia tutti i viaggiatori?
Ma la torba, sicuramente: questo stadio iniziale nella formazione del carbone che favorisce ampie e ondulate distese di brughiera, dove i toni caldi e rugginosi a e del mirtillo avvolgono laghi di cobalto che si perdono verso montagne lontane.
Questo è l’ambiente del Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma, altrimenti noto come Parco dei Cento Laghi, nell’alto Appennino parmense.
I ghiacciai delle vallate del Parma e del Cedra hanno infatti modellato il suolo lasciando una notevole ricchezza di specchi lacustri, in un ambiente dominato anche da torbiere e, alle quote più basse, da boschi, pascoli e corsi d’acqua.
Il modo migliore per scoprire questo distretto è camminarlo per perdersi negli infiniti panorami delle sue creste che dal mare arrivano alle Alpi.
Con un cielo blu che non lo trovi dieci volte in un anno, ci mettiamo in cammino dai 1.336 della diga del Lago Ballano, dove la faggeta c’inghiotte in una ripida carrareccia che tarda a spezzare il fiato.
I bagliori dell’acqua baluginano fra i rami, ribaditi da quelli del Lago Verde che presto raggiungiamo.
Vermiglie spigature di amanite muscarie ci accompagnano in un bosco privo di panorami, fino a che l’uscita nelle prime valli è una sorpresa cromatica che dal verde va al rosso, passando per l’ocra e il giallo sotto un cielo di genziana.
Grigi lastroni di arenarie porose ci innalzano rapidi verso la Capanna Cagnin e, con una visuale che esplode intorno a noi, siamo alle intense sfumature del piccolo Lago Martini, circondato di ginepri e mirtilli a 1.714 metri di quota.
I vicini 1.754 del Passo Giovarello ci portano alla dorsale che precipita sulla Toscana e su un panorama sconfinato che comprende le Alpi innevate, l’Alpe di Succiso, le Apuane, il Golfo della Spezia e, persa fra le brume, la Corsica.
La traccia fende tappeti di succosi mirtilli e noi ci beiamo di questa colorata brughiera traforata di laghi che sembrano tanti spicchi di cielo caduti sulla terra.
Dai 1.794 metri del Passo Compione l’ultima salita ai 1.861 del Monte Sillara, massima elevazione del parco dal quale la prospettiva di volo si fa se possibile ancora più infinita.
Il ritorno ci porta a costeggiare i placidi Laghi Sillara, che forano la brughiera specchiando immobili cime, i Laghi di Compione e una miriade di pozze e specchi.
In una ricca landa autunnale intraprendiamo il cammino del ritorno fra i laghi e le brughiere del più scozzese dei parchi appenninici.
E la sera la Trattoria da Berto a Mossale Inferiore ci ammannisce gustose pietanze di questa terra sincera: lardo, prosciutto, anolini e fettuccine ai porcini, innaffiati da frizzante lambrusco.