Rifugio degli Alpini - Castelluccio di Norcia
Quota 2.476 m
Sentiero segnato
Dislivello in salita 1.670 m
Dislivello in discesa 1.773 m
Distanza 23,26 km
Tempo totale 8:17 h
Tempo di marcia 7:46 h
Cartografia CAI Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Descrizione Dal rifugio degli Alpini (1.560 m) per Forca di Presta (1.536 m), Monte Vettoretto (2.052 m), il Rifugio Zilioli (2.233 m, +1,30 h), il Monte Vettore (2.476 m, +28 min.), la Sella delle Ciàule appena sopra il rifugio Zilioli (2.240 m, +25 min.), la Punta di Prato Pulito (2.373 m), la Cima del Lago (2.442 m, +30 min.), la Forcella del Lago (2.380 m), la Cima del Redentore (2.448 m, +27 min.), la Cima dell’Osservatorio (2.350 m, +20 min.), Quarto San Lorenzo (2.247 m, +22 min.), Forca Viola (1.936 m, +40 min.), la Fonte delle Fate (2.050 m, +12 min.), Monte Argentella (2.200 m, +52 min.) e la Strada Imperiale per la Capanna Ghezzi (1.570 m, +1 h) e Castelluccio di Norcia (1.452 m, +1 h). Migliaia di stelle alpine dalla sella delle Ciàule al monte Argentella
Traccia GPS
043 Castelluccio di Norcia
036 Piani di Castelluccio
035 Verso Castelluccio di Norcia
033 Verso Castelluccio di Norcia
032 Capanna Ghezzi
031 Me
030 Da Argentella verso N
029 Borghese e Porche
028 Piani di Castelluccio
027 Borracina alpestre
026 Stelle alpine
025 Cresta del Redentore
024 Cresta del Redentore
021 Piani di Castelluccio
019 Lago di Pilato
018 Piani di Castelluccio
017 Piani di Castelluccio
015 Sotto monte Vettore
014 Monte Vettore
013 Verso monte Vettore
Al risveglio il tempo non è dei migliori: il Vettore è celato dietro una cortina di nubi e la pioggia sembra più che una certezza. Con questo spauracchio iniziamo a camminare di buona lena, cercando di evitare l'acqua almeno fino a dopo la cresta più impegnativa.
La salita procede rapida mentre sulla sinistra i piani di Castelluccio sono un lago di nembi nel quale galleggia l'omonimo borgo. Ai 2.240 metri della sella delle Ciàule lo sguardo penetra nel cuore del massiccio, su vette ripide e affilate, su valli profonde schiacciate sotto un tetto di nuvole. Appena venticinque minuti per percorrere l'ampia spalla che porta ai 2.476 metri della vetta più alta del gruppo, e la vista sprofonda sull'incassato e cristallino lago di Pilato, incastonato fra altre pareti verticali e dominato dall'impervio torrione roccioso del Pizzo del Diavolo.
Torniamo alla sella delle Ciàule e affrontiamo la parte più spettacolare e impegnativa del percorso, con creste che si fanno sempre più esposte e affilate. Punta di Prato Pulito, Cima del Lago e incredibilmente ai 2.448 metri della Cima del Redentore, la vetta più elevata dell'Umbria, il cielo si apre, lasciando il posto a una cupola azzurra dove pascolano scenografici nembi.
Il sentiero si snoda ora lungo un'aerea dorsale erbosa popolata di migliaia di stelle alpine, con vedute mozzafiato sui piani di Castelluccio e sul lontano mare Adriatico. Scavalchiamo la Cima dell’Osservatorio, Quarto San Lorenzo e quando giungiamo a Forca Viola siamo abbastanza in forze per attaccare i 2.200 metri dell’Argentella, dove arriviamo con un’altra ora di cammino.
E’ tempo di volgere gli scarponi verso l'Umbria, transitando per la capanna Ghezzi, per un lembo dei piani, ancora abbondantemente fioriti, e per giungere infine a Castelluccio di Norcia, dove due birre e una pipa lavano via un po’ della stanchezza di oltre otto ore di cammino.