Monti Invisibili

Monte Midia
Quota 1.737 m
Data 31 ottobre 2013
Sentiero parzialmente segnato
Dislivello 1.176 m
Distanza 21,56 km
Tempo totale 6:37 h
Tempo di marcia 6:06 h
Cartografia Il Lupo Simbruini
Descrizione Dal castello di Pereto (878 m) per il Fontanile Fonticelli (830 m), il Fosso Camposecco, Monte Fontecellese (1.623 m, +2,08 h), Cimata di Mazzacane (1.657 m), la funivia da Marsia (1.637 m, +1,10 h), Monte Midia (1.737 m, +33 min.), Prato Giumento, Camposecco, e il castello di Pereto (+2,15 h). Giornata serena con scarsa visibilità. Avvistato un capriolo verso Prato Giumento.
 
06 midia log

Traccia GPS

07 midia dislivello
07 midia dislivello

010 Verso Camposecco

010versocamposecco

009 Verso Camposecco

009versocamposecco

008 Funivia da Marsia

008funiviadamarsia

007 Verso monte Fontecellese

007versomontefontecellese

006 Verso monte Fontecellese

006versomontefontecellese

005 Verso monte Fontecellese

005versomontefontecellese

003 Macrolepiota procera

003macrolepiotaprocera

001 Fosso Camposecco

Monte Midia, 31 ottobre 2013. Prima escursione con la Dacia Duster in questo lungo caldo autunno che non riesce a diventare inverno. Ma con la fine dell’avventura dei 2000 metri avverto una sorta di difficoltà a trovare equilibrio e nuovi stimoli nelle mie camminate montane: dopo tre anni con una meta evidente che guidava i miei passi, è come se mi mancasse un fil rouge che leghi insieme le mie esplorazioni.
E’ con questo stato d’animo che mi sono immerso solitario nei boscosi Carseolani, in cammino che non sono ancora le sette nell’oscuro Fosso di Camposecco, lungo un sentiero che costeggia abbandonate coltivazioni cinte di antichissimi muretti a secco. L’autunno è ormai tutto per terra con un soffice tappeto di foglie, mentre l’aria si riempie del ritmico tamburellare dei picchi.
Appena fuori dal bosco, ripida e rapida la salita mi deposita sulla cresta che fu scenario della grandiosa traversata del 2005 e di lì ai 1.623 metri del Monte Fontecellese. Il Velino occhieggia brevemente prima di essere inghiottito da una cortina di nembi.
Il percorso si snoda ora in saliscendi sul lungo crinale, alternando tratti aperti, che la non eccelsa quota popola di faggi danzanti, ad alti boschi che attendono ormai completamenti nudi l’arrivo del freddo, lasciando gli scarponi croccare sul fondo di foglie.
Ecco la folle e abbandonata stazione a monte della funivia di Marsia e subito dopo i 1.737 metri del Midia, dove consumo il mio breve pasto a base di sgombro.
Un veloce capriolo dalla bianca coda corre ignaro giù in basso mentre attraverso Prato Giumento e calo sul lungo piano di Camposecco. Pigri armenti mi scrutano mentre passo veloce e sono infine di nuovo all’omonimo fosso: il cammino è riuscito in parte a rilassare i muscoli e la mente.