Monti Invisibili
Oltre le nubi
Nel giugno del 2003 mi trovavo a Courmayer per tentare la salita del Monte Bianco. Il maltempo ci blocco per qualche giorno e poi rinunciammo. Tornai a casa però con questo libro, omaggio della nostra guida alpina. L’autore, Giuseppe Miserocchi, è stato professore di Fisiologia umana e i suoi studi si sono concentrati nel campo della risposta adattativa dell’apparato cardiorespiratorio all’aumentata richiesta di ossigeno e all’esposizione all’alta quota. Ma Miserocchi è anche un grande appassionato di montagna, con numerose ascensioni, non solo sulle Alpi, e la partecipazione nel 1973 alla spedizione italiana, diretta da Guido Monzino, al Monte Everest. In questo libro s’intrecciano storie di alpinismo, memorie personali, spunti di fisiologia e tanti utili suggerimenti per gli amanti delle alte quote, per conoscere il proprio corpo e ottenere il meglio dalla proprie escursioni. Senza dimenticare le illustrazioni ad acquerello dell’autore che ritraggono le vette da lui frequentate. Un testo di difficile reperibilità (ma si trova usato online) che non può mancare nella biblioteca dell’appassionato di montagna. Con la prefazione nientepopodimenoche di Riccardo Cassin.
“Alpinismo e ciclismo sono infatti entrambi sport di resistenza, impegnano per tante ore, possono essere sport “eroici” se impegnano al limite della resistenza umana, ma sono anche attività di esplorazione, di viaggio, di contemplazione.
Quale tipo di esercizio si consiglia quindi per mantenere il cuore in buona forma? Molto semplicemente: un esercizio di resistenza che impegni per tante ore ma che sia di bassa intensità. Da questo punto di vista l’alpinismo sembra fatto apposta, infatti mantiene in buona condizione il sistema cardiovascolare”.
Giuseppe Miserocchi, Oltre le nubi, Buona Stampa Courmayeur