Monti Invisibili
Molise, Matese
Terravecchia e Altilia
Quota 950 m Data 3 giugno 2016
Sentiero non segnato Dislivello 135 m
Distanza 9,76 km Tempo di marcia 2:27 h
Cartografia IGM 162 III SE Morcone
Descrizione Dalle Masserie Parenti (835 m) per la Fontana Acquafredda (870 m, +12 min.), le rovine dell’abitato sannitico di Terravecchia (950 m, +37 min.) e ritorno per la stessa via (+50 min.). Poi dal santuario italico di San Pietro dei Cantoni (665 m) ad Altilia (555 m, +48 min.).
Oasi naturale di Guardiaregia
Quota 807 m Data 4 giugno 2016
Sentiero non segnato Dislivello 127 m
Distanza 2,55 km Tempo di marcia 2:15 h
Cartografia IGM 162 III NO Boiano
Descrizione Per il sentiero natura San Nicola WWF 1, con affaccio sulla Cascata di San Nicola e del Torrente Quirico.
Molise, Matese, Sepino, 2-5 giugno 2016. Erano anni che se ne parlava ed ecco che Francesca e Valerio ci invitano nella loro vasta e labirintica dimora molisana. Vasta abbastanza da contenere la nostra nutrita comitiva di dieci genitori e nove marmocchi; che poi alcuni ormai tanto marmocchi non sono più.
E così, approvvigionati di vettovaglie e provviste, all’alba (o quasi) della Festa della Repubblica siamo in viaggio a velocità vertiginose (se m’avete fatto beccare un autovelox …!) verso il tranquillo paesello di Sepino, ancora placido e ignaro della sua caotica sorte.
L’arrivo possiede i toni dell’invasione barbarica: autovetture parcheggiate ovunque; masserizie trasbordate con gran strepito; i paesani che strillano: “È tornato il signorino! È tornato il signorino!”.
Prendiamo agilmente possesso dei nostri quartieri, sparpagliandoci per i piani e i recessi della storica residenza.
Ma siccome come al solito non siamo qui per divertirci, eccoci subito fuori per svalicare in Campania fra nembi incipienti e solitarie praterie. E siamo a Pietraroja, al Museo del Parco Geopaleontologico dedicato a Ciro, al secolo Scipionyx samniticus, il piccolo dinosauro rinvenuto da queste parti.
Patatine, birra e una lauta cena concludono la giornata. Accalchiamo i pargoli in una stanza e ci ritiriamo finalmente sotto le coltri.
Il sole sorge e nell’affollata magione fervono i preparativi: dozzine di panini, cesti di frutta, pile di acqua, sacchi di caramelle; ogni ben di Dio viene accalcato negli zaini per affrontare la perigliosa esplorazione odierna alla scoperta di remote vestigia sannitiche e romane.
La sapiente ma incerta guida di Antonio e Patrizia ci conduce in un arzigogolo di stradicciole agli 835 metri delle Masserie Parenti, dove iniziamo la salita verso Terravecchia o Saipins (Sepino Sannita), roccaforte sannita della quale restano mura megalitiche e tre porte. E qui Patrizia ci sfianca con una descrizione minuziosa, prima di condurre la pipinara, fra rovi e cani ululanti, all’esplorazione del sito.
Altro labirinto di rotabili e siamo ai resti del santuario italico di San Pietro dei Cantoni, le cui antiche pietre, unite a quelle di una medievale abbazia, spuntano fra i fiori sotto le fronde di ombrose querce.
Sotto la sicura guida di Antonio, un celato percorso ci porta ora a piedi ad Altilia, o Saepinum (Sepino Romana), la grande città romana perfettamente conservata, dove, varcata la grande Porta Boiano, l’incantevole anfiteatro diventa palco di giuochi e schiamazzi per l’ormai stanca truppa.
E la sera, fra fuochi, fumo e fiamme, grazie a Valerio inforniamo una ventina di pizze per rifocillare tutta l’affamata ciurma.
Il sole splende per la gita odierna all’Oasi WWF di Guardiaregia - Campochiaro, accompagnati questa volta da Michele e Anastasia.
Percorso breve e interessante che sollazza grandi e piccini, fra multicromatiche fioriture e immense vedute sulle forre e le cascate di questo selvaggio territorio matese, dominato dalla mole severa del Monte Mutria, con i suoi 1.823 metri il più elevato della riserva.
Bojano ci accoglie per torroni, cioccolata e mozzarelle e la sera la solita cena da caserma conclude anche quest’ultima piacevole giornata molisana.