Le cose cambiano
Andare in montagna, percorrere sentieri, allontanarsi dal cosiddetto consesso civile per immergersi, magari in solitaria, nella natura poderosa e selvaggia sono tutte attività pericolose. E a dire il vero, lo stesso vivere è pericoloso, tant’è che non se ne esce vivi.
Oltre a ciò, le cose cambiano. Dove c’era un sentiero incontri un impenetrabile roveto, il placido pendio è diventato un inaccessibile dirupo o, peggio, ti ritrovi in mezzo a degli orridi villini in cemento o ai piloni di un impianto di risalita per sci muniti.
Quindi – soprattutto sulle nostre montagne di sentieri mal tracciati o inesistenti, tracce sbiadite e cancellate dal tempo, rifugi diroccati o chiusi, segnaletica assente o contrastante – non basta essersi letti descrizioni e relazioni, caricate rotte nel GPS e studiata la cartografia: ogni escursione è un evento unico e singolare e niente e nessuno potrà garantirtene in buon fine. Buon cammino.