Monti Invisibili

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L’arte di viaggiare

Sì, viaggiare… ma perché? Alain de Botton prova a fornire una risposta analizzando alcuni “momenti” e alcuni luoghi emblematici del viaggio, in compagnia di scrittori, artisti e filosofi. Baudelaire, Hopper, Flaubert, Giobbe, Van Gogh divengono le nostre guide per cercare di capire perché viaggiare renda così inspiegabilmente felici e scoprire magari che tutto il segreto e nell’acquisire la capacità di osservare con occhi sempre nuovi anche luoghi già conosciuti. La conquista di una consapevolezza che ci rende capaci viaggiare anche dietro casa.

 

“Nessuno spostamento a centocinquanta chilometri l’ora ci renderà di un solo briciolo più forti, più felici o più saggi. Nel mondo sono sempre esistite più cose di quante gli uomini riuscissero a vedere, per quanto lentamente essi camminassero, e certo non le vedranno meglio andando più veloci. A contare realmente sono la vista e il pensiero, non la velocità. La corsa rapida non giova al proiettile; e il passo lento non nuoce di sicuro all’uomo, poiché, se è veramente tale, la sua gloria non starà nell’andare, ma nell’essere”.

 

Alain de Botton, L’arte di viaggiare, Guanda

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