In una storia a fumetti di Topolino del 1971, illustrata dal grande Cavazzano, Zio Paperone trascina il povero Paperino alla ricerca di un favoloso tesoro nascosto sotto una catena di montagne trasparenti e perciò invisibili.
Questa è la condizione del nostro Appennino, spina dorsale del Paese, complesso di montagne che hanno profondamente influenzato la storia, la cultura, le comunicazioni d'Italia, ma che oggi è come se non esistessero nell'immaginario collettivo, se non sotto gli scarponi di uno sparuto drappello di instancabili camminatori e nelle realtà di chi ci vive e ci lavora. Le strade lo forano; i media se ne occupano solo in caso di valanghe, alluvioni o episodi di cronaca nera; i flussi turistici lo snobbano, considerandolo solo un ostacolo sulla via del mare o attratti dai più altisonanti nomi alpini. Eppure sono montagne tutte da scoprire, che rimangono quanto di più genuino e originale esiste ancora in Italia e capaci di nascondere nelle loro pieghe un tesoro di genti, borghi, valli, vette ed emozioni ancora largamente sconosciuto.
A queste montagne, alle mie esplorazioni e soprattutto alle loro terre alte è dedicato questo sito.
Marco Sances