Monti Invisibili
Alpe di Succiso
Quota 2.017 m
Data 5 luglio 2013
Sentiero segnato
Dislivello 822 m
Distanza 12,98 km
Tempo totale 5:37 h
Tempo di marcia 4:42 h
Cartografia Kompass Alpi Apuane, Garfagnana, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano
Descrizione Dal Passo del Cerreto (1.261 m) per il Passo dell’Ospedalaccio (1.211 m, +30 min.), il valico di quota 1.565 (+28 min.), le sorgenti del Secchia (1.500 m, +15 min.), il Passo di Pietra Tagliata (1.750 m, +32 min.) e la vetta (+50 min.). Ritorno per la cresta orientale, il valico sotto Monte Casarola (1.920 m, +20 min.), il sentiero 675 per le sorgenti del Secchia (+50 min.), il valico di quota 1.565 (+10 min.), il Passo dell’Ospedalaccio (+22 min.) e Passo del Cerreto (+25 min.). Breve tratto dopo il Passo di Pietra Tagliata su sentiero molto esposto ma stabile.
029 Marco sul giornale
028 Febbio Ristoro Le Guide Marco
025 Monte La Nuda
023 Alpe di Succiso
020 Alpe di Succiso
018 Alpe di Succiso
017 Alpe di Succiso
016 Verso Alpe di Succiso
014 Verso Alpe di Succiso
013 Passo di Pietra Tagliata
012 Verso passo di Pietra Tagliata
011 Verso passo di Pietra Tagliata
010 Sorgenti del Secchia
009 Sorgenti del Secchia stazzo
008 Sorgenti del Secchia
004 Verso passo dell'Ospedalaccio
002 Passo del Cerreto
001 Passo del Cerreto
Alpe di Succiso, 5 luglio 2013. A poche settimane dalla spedizione lucana sugli affascinanti e solitari rilievi pollinici, eccomi di nuovo in viaggio verso vette incognite, verso le settentrionali giogaie del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, a cavallo di queste due limitrofe regioni. Con me Alessandro Caira, ormai anche lui pienamente intrippato nella collezione dei duemila appenninici.
Appuntamento all'alba e subito un imprevisto che rischia di mandare all'aria l'impresa: il furto della sua Fiat Uno, completa di scarponi, bastoncini e magliette. Così, dopo l'inevitabile denuncia alle competenti autorità, partiamo verso nord con un'oretta di ritardo, deviando anche per Prato, dove Decathlon rifornisce il malcapitato Alessandro dell'indispensabile attrezzatura per il cammino.
E' mezzogiorno assai abbondante quando ormeggiamo ai 1.261 metri del Passo del Cerreto, dove ci accoglie la vista di quasi tutto il percorso odierno verso l'Alpe di Succiso. E come sempre quando si parte tardi, il caldo ci attanaglia e le gambe si ribellano al pur breve cammino. Il sentiero si snoda sonnacchioso fra quinte di lussureggiante verzura, approda al Passo dell'Ospedalaccio e quindi alla bella conca glaciale delle sorgenti del Secchia, dove iniziamo la rapida salita al Passo di Pietra Tagliata. Il cielo si annuvola mentre affrontiamo l'esposto sentiero, una sorta di balza terrosa che ci depone sulla cresta erbosa che a sua volta ci posta ai 2.017 metri della triplice vetta.
Il vento si placa e mentre ariosi alianti fendono il cielo, contempliamo il vasto e a noi ignoto panorama. Riprendiamo il cammino lungo la cresta orientale dell'Alpe e dalla sella sotto il Monte Casarola intraprendiamo il sentiero che ci guida nuovamente alle sorgenti del Secchia e da lì al Passo del Cerreto, alla bella ora delle sei del pomeriggio. Lunga, tortuosa e disastrata carrozzabile nel corrugato territorio dell'Appennino reggiano e siamo alla remota frazione di Febbio, dove al bar ristoro Le Guide, ancor prima della doccia, la signora Nedda ci infarcisce ben bene di gnocco fritto con salumi e formaggi che richiederà una laboriosa notte di digestione.