Monti Invisibili
Roma 2486
A piedi da casa al Monte Velino
Quota 2.486 m
Durata 6 giorni, 23 - 28 giugno
Percorso parzialmente segnato
Dislivello in salita 6.649 m
Dislivello in discesa 5.847 m
Distanza 161,89 km
Tempo totale 58:26 h
Tempo di marcia 52:20 h
Cartografia IGM 374 sez. IV Roma Nord-Ovest, IGM 374 sez. I Roma Nord-Est, Il Lupo Lucretili, Il Lupo Simbruini, Il Lupo Velino-Sirente
Descrizione Da Roma per Mentana, Palombara Sabina, Riofreddo, Tagliacozzo, Monte Velino e Cartore
113 Il Chioschetto Casali di Collepizzuto
110 Lago della Duchessa
090 Monte Velino
046 Verso Oricola
034 Campitello fonte bassa mucche
018 Riserva Macchia di Gattaceca
006 Piazza Conca d'Oro
000 Roma - Monte Velino dislivello
Quando inizi a intraprendere certe tipologie di percorsi, poi ci prendi gusto e stai ancora camminando su quello precedente che già volgi la mente al successivo.
Queste tipologie di percorsi sono quelli dall’andamento lento, attraverso borghi e contrade, valli e vette; alla scoperta di quell’Italia minore che fa da sottofondo alle nostre montagne.
E per noi romani le montagne sono più di un sottofondo. Roma ne è circondata da una corona, ben visibile soprattutto nelle limpide giornate invernali dai belvedere del Gianicolo, dello Zodiaco, di Monte Ciocci.
Il Terminillo, La Montagna di Roma per la vicinanza alla Capitale; il Monte Gennaro, quella delle scampagnate; ma soprattutto il massiccio Velino, montagna vera con i suoi 2.486 metri, immortalata in un un celebre scatto di Stefano Ardito proprio dal Gianicolo.
E il Velino – una montagna dove da sempre mi sento a casa – ce l’ho sempre ben visibile davanti quando passeggio con il mio cane Buffy a Monte Ciocci, tanto da chiedermi ormai da anni come fare per congiungerlo, in un’unica camminata, con Roma.
Diverse volte mi ero applicato sulle carte al problema, finendo sempre per precipitare sulla trafficata Tiburtina. Poi ho deciso di cambiare prospettiva, come è utile quando non trovi una soluzione: e questa mi si è proposta da sola, come una via di scorrimento naturale.
Ottanta chilometri in linea d’aria che sono diventati il doppio sotto gli scarponi, attraversando alcune riserve minori e i parchi dei Lucretili e dei Simbruini, per approdare infine sotto la grande croce del Monte Velino.
Queste masse e cime costituiscono i contorni irregolari di una muraglia che racchiude una terra singolare, rozza e primitiva, poco lontana da Roma in fatto di miglia ma incalcolabilmente remota in ogni altro senso.
Negli Abruzzi, Anne MacDonell
Roma, 18 giugno 2024